25 Aprile, la Festa della Libertà ritrovata. Anche per quelli che non vorrebbero sentir più parlare di Resistenza

Settantasei anni fa l’Italia, grazie al sacrificio di migliaia di giovani partigiani ed ex militari che si unirono alle forze della Resistenza, ritrovò la dignità e la Libertà che, fascisti prima e nazisti poi, le avevano strappato via.

Oggi come allora è necessario ricordare, celebrare, festeggiare, nei modi attualmente concessi dalle restrizioni causate dalla pandemia, perché ad ogni generazione futura sia chiaro che il valore della Libertà è una valore assoluto. Anzi, IL valore assoluto per il quale è giusto anche dare la propria vita.

Il 25 Aprile 1945 a Roma (Foto Archivio Luce)

Come fecero i Partigiani e le forze della Resistenza, che superarono ideologie e differenze di ogni genere, per combattere i nazifascisti e restituire all’Italia l’onore e la dignità andate drammaticamente perdute per oltre un ventennio vergognoso. Quei giovani hanno concesso, con il loro sacrificio di ieri, la libertà di espressione, di pensiero e di parola a tutti noi, anche a coloro che, come ha espresso recentemente con una infelice battuta il direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti, vorrebbero “liberarsi” della “retorica della Liberazione”. In genere chi si esprime in questo modo o simpatizza per gli sconfitti di settantasei anni fa, oppure ha qualche conto irrisolto con il suo passato.

Al Direttore Sallusti e a tutti coloro che cercano di banalizzare e ridimensionare l’enorme significato e valore della Resistenza e della Lotta Partigiana contro l’oppressione brutale e violenta dei Nazifascisti, e contro chiunque volesse pensare di tornare a dittature, repressioni e brutalità di ogni genere, ricordiamo una celebre, e forse troppo usata, frase di Voltaire:

«Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente».

Chi, come noi, ama la Libertà e la pone a fondamento della propria esistenza è fatto così e nessuno potrà mai farci cambiare idea. Buona Liberazione a tutti.

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