47enne militare dell’Aeronautica e Vicesindaco in un Comune della Valle Roveto indagato per falso, truffa e peculato a danno dello Stato

AVEZZANO – Indagato e sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora U.N., 47 anni, militare dell’Aeronautica e Vicesindaco in un comune della Valle Roveto, accusato dalla procura di Avezzano di falso, truffa e peculato a danno dello Stato.

L’indagine è stata condotta dalla Compagnia di Avezzano della Guardia di Finanza, coordinata dal Procuratore capo degli inquirenti marsicani, il dottor Maurizio Maria Cerrato.

I militari avezzanesi, a conclusione di una complessa indagine, hanno dato eseguito la misura cautelare personale del divieto di dimora emessa dal Gip del Tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, nei confronti di U.N., 47enne, militare dell’Aeronautica Militare, che ricopre attualmente la carica di Vicesindaco di un comune della Valle Roveto.

Il Procuratore della Repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato

L’attività di servizio era iniziata in occasione di una manifestazione enogastronomica, quando il Reparto ha avviato un’attività ispettiva di carattere amministrativo anche nei confronti di unfood-truck appartenente ad una Associazione di Promozione Sociale gestita dall’aviere.

Attività specializzata nella vendita, in fiere, feste e manifestazioni all’aperto, di arrosticini di pecora; attività che, a quanto pare, sarebbe risultata prevalente su quella di dipendente pubblico presso l’aeronautica Militare Italiana.

L’attività di controllo si è conclusa con la costatazione di elementi positivi di reddito non dichiarati pari a 240.000 euro.

Durante l’attività di indagine, coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, Maurizio Cerrato, sono emerse condotte perpetrate dal militare dell’Aeronautica Militare finalizzate ad esercitare in via esclusiva l’attività di commercio e che al contempo gli consentissero di percepire la retribuzione quale pubblico dipendente, attraverso una serie di falsi e raggiri volti a trarre in errore i propri superiori gerarchici circa la propria continuativa assenza dal servizio, facendola apparire legittima.

La frode individuata è stata compiuta fornendo autocertificazioni ideologicamente false in quanto attestanti la partecipazione a riunioni politico – amministrative connesse alle cariche politiche ricoperte, prima come Assessore e poi come Vicesindaco, i cosiddetti permessi elettorali, così da assentarsi dal lavoro in maniera ingiustificata per circa sette anni e conseguendo un ingiusto profitto pari a circa € 248.368 euro.

Da ultimo, è stato anche accertato che il militare, oltre alle condotte illecite sopra delineate, realizzate abusando delle proprie qualità di Pubblico Ufficiale, Consigliere Comunale e poi Vicesindaco del comune, aveva ricavato un ingiusto vantaggio patrimoniale in danno dell’Ente Territoriale, a proprio vantaggio, corrispondente in almeno 3.175,00 euro relativo all’importo dei canoni pagati dal Comune per il consumo di energia elettrica, di cui fruiva indebitamente.

L’attività di servizio conclusa si annovera fra le iniziative della Guardia di Finanza congro atti e crimini che comportano spreco di denaro pubblico, orientate anche alla tutela dell’onorabilità della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici che assolvono ogni giorno con professionalità, dedizione e serietà il proprio lavoro.