50 anni dall’uscita di “Lo chiamavano Trinità”, La Renga e i Monti Simbruini protagonisti della celebre pellicola.

Capistrello- Il 22 dicembre 1970, esattamente 50 anni fa, usciva al cinema il film “Lo chiamavano Trinità”, con Bud Spencer e Terence Hill, regia di E. B. Clucher. Quello che non tutti sanno è che il “selvaggio west” che vediamo nelle sceneggiature si trova in realtà a pochi chilometri Capistrello e che molti cittadini del paese vennero ingaggiati per fare le comparse.

Quello che vediamo in questo scatto del Fotografo Fabio Ciccone è l’altopiano della Renga, posto al centro del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, dove vennero girate le scene più movimentate della celebre pellicola.

L’altopiano della Renga in uno scatto recente di Fabio Ciccone

Il film ed il suo sequel sono considerati “classici” del cinema italiano, una sobria e divertente parodia dei più cruenti spaghetti western, in cui le consuete sparatorie vengono sostituite dalle scazzottate della coppia Bud Spencer e Terence Hill, vero e proprio “marchio di fabbrica”, che hanno reso famosi i loro film.

Tre curiosità:

1) Lo chiamavano Trinità” è stato un film dei record. Quando uscì al cinema negli anni Settanta sbancò il botteghino e sono migliaia le repliche televisivi collezionate negli anni.

2) Terence Hill venne costretto a digiunare per due giorni per girare la mitica scena dei fagioli, in cui Trinità si abbuffa da una padella. Lo stratagemma funzionò e alla fine la scena fu così realistica che il regista decise di girarla una volta sola.

3) Nelle immediate vicinanze si trova Vallepietra con il “Santuario della Santissima Trinità“, chissà che non deriva proprio da questo il nome di uno dei due protagonisti?

di Fabio Ciccone

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