6 anni di processi e 14 udienze in tribunale per assolvere un cinquantenne di Luco dei Marsi da quattro accuse di evasione dai domiciliari

AVEZZANO – Dopo sei anni di processi e ben quattordici udienze, il Tribunale di Avezzano ha assolto con formula piena un cinquantenne di Luco dei Marsi accusato di quattro imputazioni per evasione dagli arresti domiciliari.

I fatti risalgono alla metà dell’anno 2017 quando S.G. di anni 50, sottoposto agli arresti domiciliari dal marzo 2017, dopo una lunga carcerazione presso un Istituto di pena abruzzese, fatto per cui a seguito dei controlli posti in essere da Carabinieri sia di Avezzano che di Luco dei Marsi, veniva deferito alla Procura della Repubblica di Avezzano, in quanto a dire degli organi inquirenti, nel periodo di fine maggio – inizi giugno 2017 per ben quattro volte, non era stata riscontrata la sua presenza all’interno dell’abitazione.

Dopo sei anni accertato che l’uomo aveva i permessi per uscire dal luogo dove era ai domiciliari

Dopo ben quattordici udienze dibattimentali, escussi sia i testi del Pubblico Ministero che della difesa, acquisita la documentazione probante che dimostrava inconfutabilmente che l’imputato, in tutte e quattro le circostanze, non solo aveva una regolare attestazione e quindi relativo permesso per potersi recare ed assistere uno dei figli minori all’epoca dei fatti gravemente malato, ma lo stesso così come riferito da alcuni operanti dei Carabinieri, con diligenza avvisava gli stessi sia dell’orario di uscita dalla sua abitazione che di rientro dai vari nosocomi dove il figlio adolescente, purtroppo era solito trovarsi per ricoveri e cure specialistiche.

Cartina tornasole di tale vicenda, è che a fronte delle violazioni così come contestate, il Pubblico Ministero Dott. Roberto Savelli, titolare del fascicolo per cui si trovava in misura cautelare, ebbe a richiedere la revoca del beneficio inizialmente accordato, beneficio che non fu mai revocato dall’allora Gup Dott.ssa F. Proietti, anzi questa successivamente ebbe ad estendere ed allargare la misura degli arresti domiciliari con quella degli arresti domiciliari lavorativi.

Il Giudice del Tribunale Penale di Avezzano, sentite le parti ed i difensori dello stesso Avvocati Roberto Verdecchia ed Alessandro Marcangeli, alla luce dei fatti emersi non ha potuto far altro che emettere una sentenza assolutoria perché i fatti contestati non sussistono, ritenendo così giustificati tutti i comportamenti avuti in quelle quattro occasioni.