A Pescasseroli un aperitivo multietnico. Colori, profumi e sapori con un linguaggio comune: quello dell’integrazione

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PESCASSEROLI – Una serata indimenticabile, quella che si è svolta ieri (giovedì 26 giugno), nella Capitale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Nel giardino retrostante la locale biblioteca: colori, profumi e sapori hanno inebriato la bella location, per un aperitivo multietnico. E poi: quelle tante voci e linguaggi diversi hanno arricchito l’iniziativa di  APS Terra di domani – MamAfrica per esperanto linguaggi in comune, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Pescasseroli.

Mai slogan è sembrato il più appropriato: “Tutto il mondo è paese… e nulla unisce come il cibo!”.

Il cibo multietnico non solo offre nuove esperienze gustative, ma è anche un modo per esplorare e apprezzare la diversità culturale, promuovendo l’incontro e lo scambio tra persone di diverse origini.

L’invito è a sedersi alla stessa tavola: un gesto non solo simbolico ma anche pratico; mangiando insieme è più facile aprirsi all’altro, il cibo e la cucina diventano traduzione di “casa” e di accoglienza.

Da questa considerazione è nata l’idea dell’aperitivo multietnico che ha trovato felice attuazione a Pescasseroli, tra tantissimi piatti cucinati da persone provenienti da ogni parte del Mondo che ne hanno trovato accoglienza.

“Nel nostro piccolo paese vivono persone da tutto il mondo: dalla vicina Africa al lontano Perù, passando per i Balcani e l’Asia….Ma quanto conosciamo davvero le loro culture?”, era stato detto nella presentazione dell’iniziativa.

Così sono stati scoperti i sapori della Georgia, del Bangladesh, del Gambia, del Perù, della Nigeria e del Kosovo: dal khachapuri al khinkali, dal domoda al flija: ogni piatto è stato illustrato nella sua elaborazione ed ha raccontato anche storie di famiglie, di feste e di condivisione”.

Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori di APS Terra di domani – MamAfrica

“Trovare le parole giuste non è semplice per raccontare quanto un semplice aperitivo possa trasformarsi in un evento ricco di significati profondi. 

È stata una serata meravigliosa, un viaggio nel gusto tra paesi vicini e lontani. Grazie di cuore ai nostri concittadini “stranieri”, che hanno cucinato con passione, entusiasmo e con il desiderio di condividere un pezzetto del loro mondo.

E grazie anche ai tantissimi partecipanti: ci siamo proprio divertiti! Non un primo, ma un nuovo passo nel percorso avviato positivamente già l’autunno scorso per facilitare l’integrazione”.