A Popoli “La locandiera” di Goldoni per la regia di Claudio Di Scanno

La compagnia Drammateatro riporta sul palco di Popoli – nelle sere del 23, 24 e 25 agosto alle ore 21, l’intrigante riscrittura scenica di Claudio Di Scanno de “LA LOCANDIERA” di Carlo Goldoni.

La prima nazionale, che si è tenuta al Teatro Cortesi di Sirolo, ha fatto registrare un vero successo di critica e di pubblico ed ha reso ragione ai responsabili del Centro Studi Drammaturgici Internazionali “Franco Enriquez” di Sirolo che hanno fortemente voluto e sostenuto il progetto per omaggiare la messa in scena de “La Locandiera”, edizione 1965, con la regia di Franco Enriquez, protagonista Valeria Moriconi e prodotta allora  dal Teatro Stabile di Torino; nell’odierno, hanno scelto di affidare a Claudio Di Scanno la realizzazione di una edizione contemporanea.

Il regista abruzzese Claudio Di Scanno – che è stato più volte Premio Franco Enriquez e nel 2009 ha conquistato la nomination del Corriere della Sera ai Premi UBI – ha preferito una scelta compositiva della riscrittura “orientata verso la ricerca di un corpo centrale del testo di Goldoni, nel quale inserisce alcuni segni biografici estratti dalle Memorie goldoniane di Giorgio Strehler”.

La brillante attrice Susanna Costaglione riveste il ruolo della protagonista, Mirandolina; accanto a lei, altrettanto validi attori e attrici: Fausto Morciano nel ruolo del Cavaliere di Ripafratta, Ivan Marcantoni è Fabrizio il cameriere, Beatrice Giovani e Rebecca Di Renzo nelle vesti delle Comiche ma anche del Conte d’Albafiorita l’una e del Marchese di Forlimpopoli l’altra, ancora poi Pierluigi Lorusso che impersona il Garzone.

La trama è nota. Mirandolina è una donna forte, intelligente ed astuta.

I tre nobili – vale a dire il Marchese di Forlimpopoli, il Conte d’Albafiorita e il Cavaliere di Ripafratta – esprimono la condizione decadente e vuota di una nobiltà che sta scomparendo in un’epoca fortemente segnata dalla profonda crisi della borghesia.

Una felice e antesignana intuizione, quella di Goldoni, nel tratteggiare le caratteristiche di Mirandolina che riesce sempre a piegare gli altri al suo volere e a raggiungere il suo scopo, senza sentirsi minimamente soggiogata dagli uomini che le ruotano intorno ed è “una figura che sa, nella vicenda goldoniana, affermare il proprio diritto alla libertà come strumento basilare della propria autodeterminazione”.

La “drammaturgia di attrazioni”, realizzata grazie alla recitazione corale e totale dei personaggi e alla modificazione dello spazio realizzato a vista, conferiscono all’opera un ritmo sostenuto e vivace, sequenziando un tourbillon di azioni sintetiche ed efficaci orientate alla restituzione della vicenda goldoniana, includendovi, in una particolarissimo “balletto drammaturgico”  sia il testo sia i frammenti biografici dello scrittore;

la dimensione sincronica del testo goldoniano e quella diacronica del senso e della vita di Goldoni, si svolgono e si intrecciano  ponendo all’attenzione del pubblico  un particolare biografico inerente la vicenda della restituzione del sussidio da parte dell’Assemblea Nazionale.

La riscrittura di Claudio Di Scanno fa riferimento infatti, ad una serie di particolari della vita di Goldoni nonché al momento storico-sociale in cui lo scrittore visse; quell’Illuminismo che anelava alla conquista dei diritti politici e sociali e che condusse anche alla “Dichiarazione di autodeterminazione delle donne”, quelle donne di cui Mirandolina è davvero un emblema; in aggiunta, Goldoni si trovava giusto a Parigi nel periodo della rivoluzione e dell’assemblea nazionale che riconobbe solo dopo la sua morte, avvenuta in stato di povertà, l’impegno culturale e sociale del commediografo, attribuendogli, quando ormai era già tardi, la pensione

La realizzazione del progetto è stata possibile per la stretta collaborazione definitasi tra la Regione Marche e la Regione Abruzzo e i Comuni di Sirolo e di Popoli.

Questa sinergia di intenti e di azioni consentirà, nella prossima stagione teatrale 2022/23, la tournèe della commedia in Abruzzo, nelle Marche e in altre regioni italiane con il preciso scopo di creare rete e sostegno intorno all’arte teatrale.

Informazioni e Prenotazioni

Esclusivamente via WhatsApp ai numeri: 347.7937963 –   333.1107187.

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