Addio a Carlo “Moose” Muscarello il marinaio del bacio della gioia alla sfilata di Times Square per festeggiare la fine della II Guerra Mondiale

GEORGIA (USA) – É stato, a sua insaputa, l’icona della gioia per la pace e simbolo di tutti coloro che auspicano, e di questi tempi sembrano davvero pochi, la “Pace Globale”.

Diciamo infatti addio, in queste ore, a Carlo “Moose” MIscarello, che detto così a molti potrebbe anche non dire nulla. Carlo Muscarello, “Moose” è il nomignolo che gli fu attribuito nella marina statunitense, è il protagonista del famosissimo bacio nella sfilata del VJ Day” del 28 agosto 1945 a Times Squadre, a Manhattan, per festeggiare la resa del Giappone agli Stati Uniti d’America, e la conseguente conclusione della II Guerra Mondiale.

Due settimane dopo, l’1 settembre 1945, sul ponte “Surrender” della corazzata Missouri, i generaali giapponesi si sottomisero agli Alleati firmando i durissimi tratati di pace e la resa incondizionata, sancendo, a sei anni dall’invasione hitleriana della Polonia che le dette inizio, la fine del secondo conflitto mondiale.

Ma quel pomeriggio del 14 agosto 1945, Times Square si riunì di gente, una folla enorme che liberò la sua gioia pe rl aifne dell’incubo. Emblema di quella gioia divenne la foto, che poi fu resa celebre dalla copertine di “Life”, scattata da Alfred Eisenstaedt che ritraeva il marinaio “Moose” Muscarello baciare appassionatamente, come in una sorta di rito liberatorio, l’infermiera Edoith Shain.

Carlo Muscarello, poi, divenne famoso per quell’immagine divenuta un simbolo etenro di pace tra i popoli. Muscarello era di oriniinii itaoiane, da genitori messinesi, precisamente di Santo Stefano di Camastra.

Emigrati una prima volta negli Usa, poi il padre tornò in Italia per combattere nella I Guerra Mondiale. Nel ’27, quindi, ripartì con tutta la famiglia negli Usa dove si stabilì.

Carlo Muscarello è morto dopo una breve malattia, in casa sua, attorniato da tutti i suoi figli e nipoti. Il sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re, esprimendo il proprio cordoglio al Corriere della Sera, ha evidenziato come “la comunità sia profondamente addolorata per la scomparsa di uno dei suoi figli più illustri, divenuto emblema di pace a livello globale”.