Aggredisce, picchia e rapina un automobilista in pieno centro abitato. 40enne arrestato a tempo di record dai Carabinieri

MONTESILVANO – Aggredisce, picchia e rapina un automobilista in pieno centro di Montesilvano, 40enne marocchino rintracciato a tempo di record dai Carabinieri e arrestato per rapina.

L’operazione è stata effettuata dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesilvano, nella nottata del 1 maggio, quando hanno tratto in arresto per rapina aggravata un nordafricano di 40 anni, peraltro risultato gravato da precedenti penali.

Nella circostanza intorno alle ore 02.30, nel transitare nella via Di Blasio, i militari veniva hanno notato un uomo che in quel momento stava per rincasare ed indicava un veicolo poco più avanti, riferendo che il conducente dello stesso, pochi istanti prima, era stato aggredito e malmenato da una persona che successivamente si è rapidamente allontanata.

Immediatamente i militari hanno raggiunto il veicolo in questione, una Fiat 600 e hanno parlato con il suo proprietario che, in quel frangente, presentava il viso sanguinante.

Grazie alla tante informazioni raccolte sull’accaduto, i Carabinieri sono riusciti ad ottenere una specifica descrizione del soggetto che, poco prima del loro intervento, aveva aggredito violentemente il proprietario della 600, sottraendogli la somma contante di 40 euro dal portafoglio.

Le immediate ricerche, hanno fatto rintracciare l’autore della rapina che nel frattempo si era nascosto all’interno di un vicolo estremamente buio all’altezza della Via Aldo Moro. Il nordafricano, quindi, è stato subito bloccato e sottoposto a perquisizione personale a seguito della quale, veniva rinvenuta la somma contante sottratta pochi istanti prima alla vittima.

Alla luce degli schiaccianti elementi investigativi acquisiti ed al chiaro ed univoco quadro indiziario ricostruito dai Carabinieri, il 40enne marocchino è stato portato nel comando della Compagnia di Montesilvano dove è stato dichiarato in di arresto per il reato di rapina.

Successivamente, su disposizione del Pm di turno nella Procura di Pescara, l’uomo è stato tradotto nel Carcere di “San Donato” in attesa dell’udienza di convalida.