Al MuNdA va in scena “L’Abruzzo, il racconto della bellezza”

Nuove e importanti progettualità per la struttura museale

Gran giorno quello di ieri, lunedì 15 Novembre, per il MuNdA – Museo Nazionale d’Abruzzo L’Aquila, dove, nel corso di una conferenza stampa la direttrice Maria Grazia Filetici ha presentato i diversi punti nodali delle attività e delle progettualità del museo.

Dalla ricognizione e mappatura delle opere in deposito al percorso progettato per il museo del III millennio al Castello Cinquecentesco; dalla presentazione delle opere dell’800 e ‘900 rientrate trionfalmente nella sala che gli competeva all’interno del museo e che proprio da lunedì sarà aperta al pubblico; dal nuovo logo all’allestimento del sito del MuNdA, al restauro e al rientro della Madonna di Saturnino Gatti.

Tante tante iniziative che testimoniano l’impegno determinato e pervicace da parte della dirigenza e degli operatori
museali affinché “il museo non sia considerato come un punto di arrivo ma sia destinata e progettata per ampliarsi e arricchirsi”, per dirla con le parole del sovrintendente Umberto Chierici che così si espresse nel 1951, all’apertura del MuNdA.

Di tutti i progetti – alcuni già realizzati, altri in via di completamento in tempi brevi e altri ancora che necessitano di tempi un po’ più lunghi – è stata data un’ampia diffusione attraverso una presentazione in slide che si apre con gli obiettivi del MuNdA: impegnarsi nella qualità e aumentare i servizi al cittadino; sviluppare le potenzialità offerte dalle
nuove tecnologie quindi innovare e intendere la comunicazione come segmento dell’attività istituzionale.

L’apertura della nuova sala dedicata all’800 e al ‘900 risponde pienamente alla necessità di rappresentare la storia culturale e sociale del territorio anche per quanto attiene la contemporaneità artistica locale.

All’indomani del terremoto, molte opere furono spostate presso altre sedi; oggi tornano a casa in una nuova sala inaugurata proprio il 15 novembre.

Le opere di proprietà/pertinenza del MuNdA sono pervenute in tempi e modalità diversi – dal 1951 al 2007 e per acquisti o doni – e sono tutte pregevoli e di grande rilievo artistico ma lo spazio espositivo è stato costruito attorno ad un fulcro rappresentato dall’opera di Francesco Paolo Michetti “I morticelli”; dopo una sparizione di circa 50 anni e un travagliato passar di mano in mano, finalmente nel 2005 venne acquistata dal MuNdA e, proprio per l’anno di realizzazione 1880, si pone a baricentro tra i due secoli.

Quali pianeti attorno al sole, ruotano attorno a questo capolavoro altre importanti opere d’arte: il Ritratto di Teofilo Patini di Vittorio Scarselli e la plastica figura in bronzo del Su Su o Contadinello con otre di vino di Gaetano Barbella; la florida Lavandaia di Pasquale Celommi, che unitamente a Donna d’Abruzzo di Basilio Cascella e Pastorella di Francesco Paolo Michetti rappresentano costumi e tradizioni abruzzesi; la Siepe dannunziana di Gaetano Paloscia, il Paesaggio di Carlo Patrignani; ancora un Paesaggio di Michele Cascella e la Trilogia con Maiella e Gran Sasso di Ernesto Aurini che celebrano montagne e scorci del territorio.

Un’opera più recente e anche stilisticamente più distante dalle precedenti, è Zenobia di Emilio Greco che fu donata, insieme a numerose altre sculture, disegni e litografie proprio dall’artista a cui era dedicata una sezione specifica in
alcuni ambienti del piano terreno vicini al bastione del mammut.

Ancora poi, il prossimo 21 novembre, per testimoniare la sensibilità del MuNdA verso l’ecosostenibilità, in occasione della Giornata Nazionale del Bosco 2021, il museo unitamente al Corpo dei Carabinieri provvederà alla messa a dimora di alcune piante arboree proprio nel piazzale antistante il Museo; il rientro della Madonna di Saturnino Gatti dalle operazioni di restauro, è previsto per il 10 dicembre presso la sede del MuNdA, dove verrà esposta al pubblico e poi, probabilmente il 20 dicembre tornerà nella sua sede storica, la Basilica di Collemaggio dopo opportuni accordi tra gli istituti del MIC,il Comune dell’aquila e gli organi territoriali di Governo.

Altro grande progetto è quello dell’Osservatorio del Restauro che rappresenterà il punto nodale della nuova fisionomia del museo e, con lo scopo di farne un centro per la conservazione, la valorizzazione e la ricerca, è stata presentata la richiesta di 10.000.000 € nell’ambito del fondo PNRR “attuazione interventi fondo complementare PNRR sisma 2009-2016 Ministero della Cultura” per la creazione del Museo Nazionale d’Abruzzo all’interno del Castello Cinquecentesco dell’Aquila; è stato poi firmato anche l’accordo tra pubbliche amministrazioni, Munda e Ufficio Speciale per la ricostruzione dell’Aquila per definire le giuste collaborazioni alla risoluzione del procedimenti e delle diverse funzioni
necessarie al raggiungimento dello scopo.

In chiusura di conferenza, la direttrice M.Grazia Filetici ha annunciato il suo trasferimento alla Direzione della Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio della provincia di Frosinone e Latina ed ha contestualmente porto gli auguri di buon lavoro alla dott.ssa Federica Zalabra che la sostituirà alla direzione del MuNdA.

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