Alba Fucens. Incontro della Lega Abruzzo sulle politiche regionali in materia di Beni ed Attività culturali

ALBA FUCENS – Lunedì scorso, nel Piazzale della scuola di Alba Fucens, si è tenuta una conferenza sul progetto di legge inerente alle “Politiche regionali in materia di beni e attività culturali”.

A presentarlo la consigliera della Lega Antonietta La Porta, sostenuta dall’intero gruppo consiliare.

Oltre alla consigliera La Porta hanno partecipato alla conferenza stampa l’onorevole Luigi D’Eramo ed il vice presidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente.

Una veduta del sito archeologico di Alba Fucens (Foto di Americo Tangredi)

Prima dell’incontro, si è voluto fare un giro all’interno degli scavi archeologici. In particolar modo, ci si è soffermati nel maestoso anfiteatro.

Verso le ore 18 è iniziata la conferenza stampa con il saluto del vice presidente della regione Imprudente. Terminato il saluto c’è stata la presentazione di questo progetto di legge ad opera della consigliera La Porta.

La dichiarazione di Antonietta La Porta

«Una legge necessaria, visto che la nostra regione afferma la consigliera La Porta – era ferma al 1999.

Si tratta di una legge con pochi articoli, ma che si pone l’obiettivo di tutelare e valorizzare i beni culturali che rappresentano un grande patrimonio.

L’idea è nata circa un anno e mezzo fa proprio visitando il sito archeologico di Alba Fucens – conclude – , un vero gioiello che va valorizzato».

Nel suo saluto, l’on. D’Eramo ha ricordato l’importanza di valorizzare il patrimonio culturale ed archeologico d’Abruzzo e di come questo possa essere una spinta per turismo e occupazione nella regione.

Il progetto di legge si sviluppa in 40 articoli e si propone come una norma di semplificazione della attività di valorizzazione e gestione dei beni culturali d’Abruzzo.

Come è fatta la legge

Grande attenzione è stata data al rapporto tra pubblico e privato e al ruolo di tutte le istituzioni e le figure coinvolte nelle politiche di valorizzazione della cultura.

La legge, quindi, si presenta non solo come un riordino normativo, ma anche come una promozione di azioni di cessione all’avanguardia, innovative e di rispetto delle competenze specifiche esistenti nei vari settori della cultura.

Tali aspetti innovativi sono gli stessi che si ritrovano anche nelle linee guida del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) promosso dal governo Draghi a livello europeo.

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