Alimenti. Illegittime le contestazioni da parte della Capitaneria di Porto

PESCARA – Risultano illegittime le contestazioni da parte della Capitaneria di Porto sugli alimenti se vengono applicate le norme sulla Pesca agli Alimenti.

E’ quanto stabilito dal Tribunale Civile di Pescara con pronuncia n. 2930/19, R.G. del 19.12.19, al quale si era rivolta la titolare di un ristorante della Provincia di Pescara, tramite il legale Ivana Camplese, opponendosi all’Ordinanza Ingiuntiva emessa dalla Capitaneria di Porto di Pescara sul precedente verbale di sanzione Amministrativa contestatole dal Personale della stessa Capitaneria di Porto.

Di fronte al predetto verbale, l’interessata aveva proposto un tempestivo ricorso ed aveva sostenuto la richiesta audizione con il proprio Consulente Sanitario, il Dr. Enio Rosini, il quale aveva eccepito, tra l’altro, la inapplicabilità della discussa normativa sulla Pesca agli Alimenti, soggetta, invece, come sancito poi dal Tribunale adito, al Reg. 178/02, che disciplina la tracciabilità degli Alimenti.

“Questa Sentenza- dice Enio Rosini, consulente alimentare – forse la prima in Italia in tal senso, chiarisce finalmente alcuni dubbi interpretativi registrati da diversi anni sulle competenze in materia di controlli sugli alimenti ed anticipa – prosegue – le imminenti modifiche al decreto sanzioni in materia con le quali si andranno a delimitare in maniera più puntuale le attribuzioni e le competenze dei diversi Organi di vigilanza, a tutto vantaggio dell’efficacia degli stessi controlli, a garanzia degli operatori ma soprattutto dei consumatori”, conclude la sua dichiarazione il dottor Rosini, a.d. della omonima Società di Consulenza di Sicurezza Alimentare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *