Amore, rispetto ed empatia per superare barriere e divisioni tra gli uomini: questo il messaggio del libro “I Tre Appuntamenti” di Antonio Borsa

NAPOLI – Giovane, multitasking, informatore scientifico laureato in scienze biologiche, ha però coronato quello che lui stesso definisce il suo sogno, ovvero riuscire a scrivere un romanzo.

Antonio Borsa, napoletano, ha presentato recentemente il suo romanzo “I Tre Appuntamenti” edito da “La Bussola Edizioni” e disponibile ormai da giorni in libreria e su tutte le piattaforme di e-commerce.

L’opera prima di Borsa è un romanzo d’amore e di amicizia che sfocia anche nella violenza di genere e del possesso.

Sono tematiche tanto forti quanto attuali che, ha spiegato più volte l’autore, lo trovano da sempre impegnato in prima linea per contrastarli e per far comprendere, soprattutto ai più giovani, che nessuno va giudicato per il colore della pelle, per l’orientamento sessuale o per lo status sociale, ma solo per la bontà d’animo.

La storia raccontata parte da una esperienza persona di una sua storia d’amore. Nel libro, in sostanza, il protagonista ha una storia d’amore con una ragazza con la quale differenze e barriere sono molteplici: ambiente, status sociale, famiglia e tanto altro ancora.

La storia non andrà bene, ma la narrazione di Borsa è tutta incentrata sulla necessità di capire che differenze e barriere ci sono per essere superate ed abbattute, perché di fronte all’amore e all’empatia, questo il tema centrale, tra essere umani non debbono prevalere i motivi di divisione.

«Di tutte le cose fatte da quando sono nato – spiega Antonio Borsa -, questa è sicuramente quella che mi rende più orgoglioso, un Romanzo che parlasse della mia visione dell’amore e delle cose, dei miei valori e del mio modo di interpretare la vita, dei miei amici più cari e a cui sono più legato.

La scrittura è sempre stata la mia valvola di sfogo, un mondo astratto in cui rifugiarmi quando la realtà deludeva le mie aspettative, è un grande orgoglio per me essere stato considerato da una delle più grandi case editrici d’Italia, segno che ho fatto davvero un buon lavoro.

E non riesco ancora a credere – prosegue – che alcune radio mi concederanno un’intervista, che ci saranno tanti luoghi in cui dovrò presentare l’opera, ma soprattutto non riesco ancora a credere che una mia passione possa diventare a tutti gli effetti un nuovo, entusiasmante lavoro, e di questo non posso non ringraziare tutte le persone che hanno creduto in me, dal primo all’ultimo.

Entro una settimana, massimo due, il romanzo lo si potrà ritrovare in tutte le librerie – conclude -, chissà che effetto mi farà entrarci e vedere il mio libro poggiato su uno scaffale… ancora non ci credo!».