Antonio Filoso continua la tradizione della lavorazione del legno di Pretoro

Si pensava che dopo la recente scomparsa del maestro Antonio Palmerio, il “Mastro Geppetto della Maiella”, fosse ormai estinta l’antica tradizione della lavorazione del legno artistico a Pretoro, borgo pittoresco, scavato nella roccia della Maiella, la montagna Madre, mistica e sacra per gli antichi popoli italici dei Marrucini, dei Frentani e dei Peligni.

Ma non è così: contattati dal Cavaliere della Repubblica Felice Marcantonio, siamo stati a trovare nel suo laboratorio Antonio Filoso (classe 1954) di Pretoro (Ch), maestro dell’artigianato artistico, intagliatore del legno che realizza bassorilievi, busti, altari e portoni in legno scolpito di chiese e di palazzi antichi, oltre ad altre opere in legno come cartoline – souvenir turistici del pittoresco borgo in cui vive.

Abbiamo scambiato due battute con lui proprio mentre era intento a fare uno dei suoi lavori di minuziosa precisione, la scolpitura di un busto in legno di un giovane paracadutista di Chieti scomparso alcuni anni fa.

– Come e quando nasce la sua attività?
“Nasce quando da bambino giocando nella bottega di mio padre tornitore e cavaliere del lavoro, mi incuriosiva quello che faceva e passavo le ore ad esercitarmi con tavolette di legno e scalpelli, trascurando anche la scuola che ho lasciato a 16 anni quando ho iniziato l’attuale attività lavorativa”. 

– Come si contraddistingue la sua attività?
“Partendo dalla tornitura mi sono inventato in questa piccola bottega una attività di intagliatore artistico del legno realizzando ad esempio dei bassorilievi e delle piccole sculture in legno, oppure occupandomi del restauro e della realizzazione di portoni, statue e altari scolpiti in legno delle chiese ” ha spiegato Antonio Filoso.

– Ha attualmente degli allievi che possono continuare questa nobile e antica attività?
“Ho un allievo a Roccamontepiano a cui ho dato i primi rudimenti, ma che oggi va avanti da solo, vado solo ogni tanto a vedere i lavori che realizza, perché questa è una passione che parte da dentro e che va avanti da sé” ha detto Filoso.

– Si può vivere oggi con questa attività?
“Ci si può vivere di questa attività nonostante la crisi economica del momento, ma devi essere un artigiano – artista quotato, perché bisogna arrivare a una clientela di un certo livello”. 

Straordinaria l’arte del Maestro Antonio Filoso, come la cartolina in legno che ci ha regalato, una dei tesori nascosti dei borghi d’Abruzzo da fare conoscere nel mondo della società digitale globale del Terzo Millennio per lo sviluppo di un turismo esperenziale.

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