Apertura anno giudiziario a L’Aquila. Il Presidente del Coa chiede di salvare i quattro tribunali “minori”

Foto dell'Aiga di Chieti

L’AQUILA – L’apertura dell’anno giudiziario, a L’Aquila, è stata l’occasione per ripercorrere i vari problemi che la giustizia ha in questa provincia. Il più grave, carenze di organici, ammodernamento delle strutture telematiche e anche di molti uffici a parte, è sicuramente quello dei tribunali a rischio soppressione e accorpamento, Sulmona e Avezzano in questo territorio, a cui si aggiungono Lanciano e Vasto sulla costa.

A sottolineare la necessità di prendere una decisione definitiva e coraggiosa, che preveda il mantenimento, e aggiungiamo noi il potenziamento, di queste strutture giudiziarie, è stato il Presidente dell’Ordine Distrettuale degli Avocati di L’Aquila (Coa), avvocato Maurizio Capri, che ha chiesto al governo di superare la politica delle proroghe, che comunque hanno consentito di evitare il disastro giustizia in questo angolo d’Abruzzo, e procedere con una revisione di quella linea rivedendo la geografia giudiziaria italiana così come disegnata qualche anno fa.

L’avvocato Capri durante il suo intervento

Queste le sue parole all’apertura dell’Anno Giudiziario alla Corte di Appello di L’Aquila: “Altro problema endemico è la carenza di personale Amministrativo e di Magistrati. Per quanto riguarda la prima – ha dichiarato l’avvocato Capri – , va precisato che, sebbene negli ultimi anni, sia ripreso con una certa costanza lo svolgimento dei concorsi, i benefici negli organici degli Uffici Giudiziari del Distretto ancora non si percepiscono, anche perché gran parte del personale è andato gradualmente in congedo per raggiungimento dei limiti di età ed i nuovi arrivi sono di gran lunga inferiori alle effettive esigenze degli Uffici Giudiziari. Per quanto attiene ai Magistrati – ha continuato il Presidente del Coa L’Aquila – , il problema risulta essere ancora più evidente, invero, il numero di coloro che vengono assegnati agli Uffici Giudiziari del Distretto risulta notevolmente inferiore a quello previsto nelle varie piante organiche, con la conseguenza che si è costretti a ricorrere sempre più spesso, anche in appello, all’ausilio dei Giudici Onorari (Avvocati) per sopperire, per quanto possibile, a tale carenza. Tali problematiche sono accentuate dalla annosa questione relativa al riordino della geografia giudiziaria – ha sottolineato Capri – che ha previsto nel nostro distretto la soppressione dei quattro Tribunali cosiddetti minori (Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto), prorogando più volte l’entrata in vigore della norma a causa del sisma che ha colpito la nostra regione il 6 aprile 2009. Al riguardo, esprimo soddisfazione per la ulteriore proroga concessa dal Governo fino al 2022 nella speranza, però, che il Parlamento sappia trovare, in tempi rapidi, una soluzione definitiva alla vicenda – ha concluso – , salvaguardando i citati Tribunali, quali presidi di legalità sul territorio, nell’interesse dell’intero sistema giudiziario Abruzzese”.

Il Tribunale di Avezzano

Insomma, ora è ufficiale il dato che questi tribunali tutto sono tranne che minori e che la loro presenza, in un territorio come l’Abruzzo è determinante. A prescindere, comunque, pensiamo che la soppressione o anche il mero accorpamento di strutture di giustizia, rappresenti un arretramento, molto pericoloso e fuori luogo, dello Stato sul territorio. E proprio non è il caso di questi tempi.

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