Appello della Cgil L’Aquila a Regione e Governo: «Stabilizzare i lavoratori precari della giustizia»

L’AQUILA – Cgil e Fp-Cgil L’Aquila organizzano un’assemblea con i precari della Giustizia, domani 25 marzo 2022 alle 16, presso la sede Cgil L’Aquila, con la partecipazione di organismi politici.

A seguito di un documento del 26 febbraio scorso,  indirizzato al Governatore della Regione Abruzzo, Prefetto e Presidente della Corte d’Appello, Cgil e  Fp-Cgil tornano a rivendicare la necessità di affrontare la questione che interessa il personale assunto a tempo determinato, per fronteggiare le esigenze degli Uffici Giudiziari del Paese, anche in virtù delle vacanze organiche.

Pertanto, domani, presso l’auditorium della Cgil L’Aquila, ci sarà un’assemblea con le lavoratrici e lavoratori precari della Giustizia, con la partecipazione della deputata Stefania Pezzopane, i consiglieri regionali Amerigo Di Benedetto, Francesco Taglieri ed altri.

«Donne ed uomini provenienti per lo più dal settore privato e disoccupati a seguito di crisi aziendali – affermano il segretario provinciale Cgil, quello Fp-Cgil e della Fp-Cgil L’Aquila Marrelli, Pasqualone e Merola -, hanno svolto un interessante periodo di tirocinio presso le varie articolazioni periferiche, per gran parte di essi durato circa dieci anni, apportando sempre preziosi ed indiscutibili contributi professionali a servizio dell’apparato Giustizia, specie nel periodo di emergenza sanitaria. 

L’imminente scadenza dei primi contratti (giugno  2022 e successivi mesi ) – proseguono i tre sindacalisti – comporterà un inevitabile disagio organizzativo-gestionale per gli Uffici Giudiziari e le condizioni familiari del personale che andrà a vivere l’ennesima angoscia sociale di dover congedarsi dal “mondo del lavoro”, già di per sé precario, con riverberazioni preoccupanti sulla comunità giudiziaria/penitenziaria e collettività tutta – concludono Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone e Giuseppe Merola – .

Cgil e Fp Cgil fanno appello al Governo e Regione Abruzzo, affinché venga valutata una proroga  contrattuale per poi arrivare ad una stabilizzazione definitiva, con la sacrosanta restituzione di ogni diritto alle tante lavoratrici e lavoratori».

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