Appello Fina per salvezza tribunali, FdI si innervosisce: rispondono nell’ordine Verrecchia, Sigismondi, Liris e Testa

L’AQUILA – Non si è fatta attendere la risposta degli esponenti di FdI alla proposta di una petizione popolare contro la chiusura dei Tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto a rischio chiusura e accorpamento con le sedi provinciali.

Hanno risposto, a suon di comunicati, nell’ordine il consigliere regionale Verrecchia e i parlamentari, con una nota congiunta, Sigismondi, Liris e Testa. Il primo addirittura ha invitato il senatore Fina a non sprecare inchiostro.

“Il senatore del Partito democratico, Michele Fina – commenta il capogruppo regionale  di FdI, Massimo Verrecchia –  eviti di sprecare l’inchiostro perché qui nessuno dorme. Se c’è una certezza che mai nessun governo ha dato in merito ai tribunali sub provinciali, sono il governo Meloni con il supporto incondizionato del governo regionale targato Marco Marsilio. Si procederà con la proroga se non ci sarà tempo necessario di provvedere alla revisione della geografia giudiziaria nell’immediato e rimandiamo dunque al mittente le strumentalizzazioni messe in atto dalla sinistra”. 

Quasi dello stesso tenore la nota stampa dei parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia,  Etelwardo Sigismondi, Guido Liris, Guerino Testa:

“Sulla salvaguardia dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, l’unico che si è svegliato tardi è il senatore del Partito Democratico, Michele Fina. Dal 2014 al 2018 ha ricoperto il ruolo di collaboratore politico del ministro della Giustizia Orlando, eppure, nonostante abbia rivestivo un ruolo chiave con dunque la possibilità di agire concretamente, non ha mai fatto nulla per tutelare i tribunali abruzzesi. Ora, invece di promuovere raccolte di firme, dovrebbe spiegare perché in quegli anni non è intervenuto.

A tutto c’è un limite: sentirlo oggi accusare il Governo per un problema che lui e il suo partito non sono stati mai in grado di risolvere è paradossale.

Per quanto riguarda il centrodestra, né il presidente Marco Marsilio, né il presidente Giorgia Meloni, né tantomeno i Parlamentari di maggioranza, hanno bisogno di essere ‘svegliati’. I tribunali non sono a rischio e, come più volte chiarito, si sta lavorando a un problema che persiste da tredici anni e che Fina non è riuscito a risolvere nei quattro anni trascorsi al ministero della Giustizia. Abbiamo sempre sostenuto che la giustizia di prossimità è un valore e lo dimostreremo con la salvezza definitiva dei tribunali”.

Vorremmo sommessamente ricordare che il problema è molto serio e che non lo si risolve certo facendo lo scaricabarile su nuove e vecchie responsabilità che, onestamente, poco importa ai cittadini.

Forse sarebbe il caso lavorare in maniera unitaria per evitare quello che sarebbe un vero e proprio stravolgimento delle città interessate.

Tanto per ricordare a noi e a tutti, la data di scadenza per trovare una soluzione, provvisoria o definitiva che sia, è il 31 dicembre 2025.