Archeoclub: monasteri, conventi e cappelle da visitare in Abruzzo per la 30^ edizione di Chiese Aperte

In occasione della 30^ Edizione di Chiese Aperte, che cade quest’anno domenica 12 maggio, il presidente nazionale dell’Archeoclub d’Italia, Fortunata Flora Rizzo pone all’attenzione degli appassionati, il patrimonio di monasteri, conventi, cappelle e chiese che, numerosi nei diversi paesi e borghi dell’Abruzzo, per la maggior parte del tempo sono chiusi al pubblico, anche per aver subìto gravi danni nel terremoto del 2009.

Per riaccendere le luci su quanto ubicato nelle zone colpite dal sisma, si potranno visitare “tre cappelle che sono in tre palazzi del ‘700 e dell’ 800.

A L’Aquila escursione anche in questo caso con importanti esperti, dinanzi a quattro chiese gravemente danneggiate e ancora chiuse, non riaperte”.

Le cappelle private sono quelle di Palazzo Corvi-Zazzara, di Palazzo Mazzara e di Palazzo Alicandro-Ciufelli, a SULMONA.

La prima cappella è situata al piano nobile del Palazzo Corvi-Zazzara. Costruito  tra il 1500 e il 1600, il palazzo ha visto una serie di edificazioni, fino all’ultima, quella degli anni’90 del Novecento, nel corso della quale è stata  recuperata gran parte della originaria decorazione settecentesca, costituita da stucchi, dorature e dipinti a tempera. Al suo interno la cappella racchiude frammenti dipinti forse a tema mitologico o allegorico; l’interno della cappella, molto semplice, presenta un altare in pietra, su di esso un dipinto raffigurante un Cristo Portacroce, mentre sulla destra si trova rappresentata una Madonna e sull’altro lato pochi resti pittorici non interpretabili.

La cappella di Palazzo Mazzara è ubicata al piano rialzato del Palazzo dei Baroni Mazzara. Il palazzo fu abbandonato all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso e diviso in varie porzioni per essere poi recuperato e ristrutturato in tempi recenti, adibito ora a residenza per anziani. La  cappella conserva l’originaria decorazione in stucco ma è in cattivo stato di conservazione e necessita di interventi di restauro conservativo; il posto, che non è utilizzato per funzioni religiose, presenta un’interessante cupoletta con la presenza di dieci finestre intervallate da lese accoppiate nel tamburo.

Il Palazzo Alicandro-Ciufelli ospita l’ultima cappella; ubicata al piano nobile del palazzo fu costruita dalla fam. Zavatta dopo il terremoto del 1706. Dopo una serie di passaggi di proprietà, pervenne in eredità a Rosa Maria Ciufelli nel 1811.

Il palazzo presenta tre piani diversamente aperti e decorati; in esso, la cappella si presenta con soffitto a volta e con decorazioni pittoriche e plastiche, illuminato da una finestra sul lato destro; l’altare ospita un dipinto raffigurante i santi Carlo Borromeo e Camillo de Lellis, datato 1839 e attribuito al pittore Raffaele Scapaticci (attivo alla metà del XIX secolo).

Documenti storici attestano che la statua della Vergine, protagonista della storica manifestazione della “Madonna che scappa in piazza”, era custodita dalla fine del Settecento proprio nella cappella del palazzo e veniva trasportata nella vicina chiesa di San Filippo Neri all’alba della domenica di Pasqua per dar luogo alla sacra rappresentazione.

A L’AQUILA sarà possibile conoscere la storia, attraverso le parole di esperti e docenti di storia dell’arte,  di quattro chiese danneggiate dal terremoto del 2009; si tratta delle chiese di San Giusta, di Santa Maria Paganica, di San Marciano e di  San Pietro. Stili diversi – romanico, barocco, gotico – per un patrimonio che deve essere tutelato e recuperato per presentarlo al pubblico.

Ancora poi, a PIANELLA per la visita alla Chiesa extra moenia di Santa Maria Maggiore, una delle principali opere del romanico abruzzese realizzata nella prima metà del XII secolo.

E poi a CATIGNANO dove sarà possibile ammirare la Chiesa Abbaziale della Natività di Maria Santissima, meglio conosciuta come Chiesa di Santa Irene.

Oppure a CIVITAQUANA dove si potrà vedere la chiesa di S. Maria delle Grazie. L’impronta Benedettina le fu data da maestranze che alla fine del secolo XII o all’inizio, diffusero in Abruzzo il modello della Badia di S. Liberatore dove avevano lavorato.

E per chiudere a PENNE dove la visita riguarderà il Convento di Santa Maria di Colleromano. Il convento di Santa Maria Assunta in Colleromano ubicato nella città di Penne, è un esempio importante della compresenza della storia artistico-culturale e religiosa che abbiamo sul territorio.

Piccoli grandi tesori tutti da scoprire e diffondere esattamente come tutte le Chiese Aperte presenti sul sito www.archeoclubitalia.org.