Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Marcozzi, Taglieri e Smargiassi: “Denunciamo da giorni le carenze nelle strutture, il Governo Regionale deve intervenire”

CHIETI – “Mentre le indicazioni che arrivano dal Governo nazionale per
contrastare il Coronavirus si fanno sempre più stringenti, la Asl
Lanciano Vasto Chieti alleggerisce le maglie dei controlli, dando
inspiegabilmente indicazioni di utilizzare Dispositivi di Protezione
Individuale di un più basso livello rispetto a due settimane fa, anche
in condizioni in cui si manifestano casi positivi, in contesti in cui
non dovrebbero esserci”. Ad affermarlo è il Vice presidente della
Commissione Sanità di Regione Abruzzo Francesco Taglieri, Consigliere
regionale M5S.

“Lo scorso 5 marzo – prosegue – prima dell’esplosione della vera e
propria emergenza in cui ci troviamo adesso, l’Azienda ha indicato
agli operatori sanitari di effettuare l’assistenza diretta ai pazienti
con COVID-19 indossando mascherine ffp2. Pochi giorni fa, sono state
fornite al personale indicazioni aggiornate. Mi sarei aspettato di
leggere misure più stringenti a tutela sia dei lavoratori che dei
visitatori, visto l’aumento vertiginoso del numero dei contagi. Niente
di più lontano dalla realtà. La Asl Lanciano Vasto Chieti, infatti,
adesso invita gli operatori sanitari a fornire assistenza diretta ai
pazienti con COVID-19 indossando una semplice mascherina chirurgica,
abbassando di fatto le difese per chi interviene sui malati. Una
scelta opposta rispetto sia all’orientamento del resto del sistema
sanitario che al buonsenso, che suggerisce di alzare al massimo il
livello di attenzione e protezione all’interno delle strutture
ospedaliere”.

Ulteriori carenze nel contenimento del Coronavirus negli ospedali del
territorio della Asl Lanciano Vasto Chieti, sono state segnalate in un
documento firmato, oltre che da Taglieri, dal Capogruppo M5S Sara
Marcozzi e dal Presidente della Commissione Vigilanza Pietro
Smargiassi, inviato al Presidente Marsilio una settimana fa. “Sono
giorni – afferma Smargiassi – che raccontiamo ciò che accade
all’interno delle strutture. In particolar modo, nell’Ospedale
Renzetti di Lanciano, non sono stati fatti i necessari controlli sugli
operatori entrati in contatto con pazienti positivi al COVID-19 senza
indossare Dispositivi di Protezione Individuale adeguati, e allo
stesso personale è stata data l’indicazione agli asintomatici di
continuare a lavorare, esponendo tutti a un rischio altissimo. Abbiamo
voluto inoltre denunciare la mancata chiusura, per sanificazione, di
reparti e ambienti ad alto rischio infettivo. È evidente – continua
Smargiassi – come la carenza di Dispositivi di Protezione Individuale
sia un problema per tutto il nostro territorio regionale, con la Asl
Lanciano Vasto Chieti che si trova in emergenza totale. Le ultime
mascherine arrivate anche in presidi con consolidati casi di COVID-19,
simili più a panni per spolverare che a dpi, sono l’ultima riprova
della grave situazione in cui ci troviamo e della mancanza di
organizzazione delle Aziende Ospedaliere. Non è accettabile che a
pagarne le conseguenze sia il personale sanitario che, dallo scoppiare
dell’emergenza, rimane in prima linea con grande spirito di sacrificio
e dedizione, mettendo in gioco anche la propria salute.

Come se ciò non fosse già abbastanza, prosegue il Capogruppo Sara
Marcozzi: “Da giorni sto segnalando all’Assessore Verì e a diversi
esponenti del Governo regionale il caos che attanaglia la ASL 02
relativamente ai protocolli Covid19: medici di base che si rifiutano
di visitare i pazienti; pazienti rimbalzati telefonicamente tra medici
di base, numero verde e 118; numero verde non in grado di fornire le
informazioni e le indicazioni necessarie; pazienti sospetti Covid
convocati dalla ASL per recarsi autonomamente, senza indicazioni e
senza protezioni per sé e per gli altri, in ospedale per effettuare il
tampone; anziani bisognosi di cure lasciati privi di qualsivoglia
assistenza domiciliare”.

Continua Marcozzi: “Capisco la situazione di emergenza straordinaria
che stiamo vivendo, ma se non si interviene con misure drastiche,
rischiamo sia di mettere a repentaglio la salute di operatori e
cittadini, che di allargare ulteriormente il contagio. Sono pericoli
che non possiamo più permetterci di correre.

Conclude Marcozzi: “È del tutto evidente l’inadeguatezza della
direzione generale a fornire il minimo sindacale di coordinamento tra
operatori sanitari con la conseguente inappropriatezza dell’offerta
sanitaria per i pazienti. Invito il Presidente Marsilio e l’Assessore
Verì a valutare il cambio dei vertici della ASL 02 per manifesta
incapacità”.

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