Atti Parlamentari -6045- Camera dei Deputati. Per le vittime del terremoto del 13 gennaio 1915. Intervento dell’on Torlonia

LEGISLATURA XXIV – l  SESSIONE – DISCUSSIONI – TORNATA DEL 1 8 FEBBRAIO 1915

Per le vittime del terremoto

del 13 gennaio.

PRESIDENTE  MARCORA: Ha facoltà di parlare l’onorevole Torlonia.

TORLONIA. “Dal fremito di orrore e di raccapriccio che corse dall’un capo all’altro d’Italia all’annunzio del terremoto della Marsica, spetta a me, per unanime consenso dei colleghi, che mi riconobbero il triste privilegio di rappresentante del collegio maggiormente colpito, di risvegliarne, oggi, l’eco dolorosa qui dentro!

Ridenti cittadine, già molto innanzi nel cammino della civiltà, borgate operose e tranquille sono state travolte, annientate dalla furia devastatrice dell’orrendo flagello!

Dai campi fecondi, ove la gloria del sole veniva a baciare le madide fronti dei coltivatori e a provocare scintillii e bagliori dall’acciaio terso de’ vomeri, intenti a squarciare vittoriosamente la terra, non più

s’innalza il canto agreste propiziatore di pingui raccolti e il grido di incitamento alle pigre coppie dei bovi.

Tutto è silenzio lassù; e il velo funereo della morte e della desolazione è disteso sulle rovine e sui campi!

Dopo la sublime prova di solidarietà data dal popolo d’Italia, che in uno slancio fraterno d’amore, dal più umile tugurio alla Reggia si levò come un sol uomo per lenire le sofferenze degli scampati alla morte, io invoco in questo momento, dall’azione concorde del Governo e del Parlamento, tutte quelle provvidenze necessarie ad affrettare la rinascita dei paesi distrutti, e ad incoraggiare e sovvenirci superstiti che, nei letti degli ospedali e sotto le sconnesse tavole d’improvvisate baracche, sognano – nell’ozio forzato della  convalescenza – di potere, a furia di lavoro, riconquistare l’agiatezza perduta e ritessere, attraverso la trama infranta dal colpo tremendo, la storia radiosa, della loro stirpe!. Ai poveri martiri, sepolti sotto le macerie, vada il memore, doloroso pensiero di quest’Assemblea: agli scampati, la promessa sicura per il loro avvenire!

(Vivissime approvazioni).

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