Aumento di stipendio non dovuto agli amministratori di Capistrello. Il Sindaco: «Gli emolumenti già sospesi da ottobre»

Francesco Ciciotti

CAPISTRELLO – Emolumenti sospesi da ottobre in attesa che l’Istat comunichi al Comune di Capistrello dove sono finiti 189 cittadini che le avevano consentito di superare quota 5.000 abitanti.

In estrema sintesi, è questo il tono della replica che il Sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, e i componenti della sua giunta, inviano ali tre consiglieri di minoranza, che avevano minacciato di ricorrere alla Corte dei Conti se Sindaco e Assessori non avessero sospeso l’aumento di stipendio che, stando all’aggiornamento Istat, non sarebbe loro dovuto.

Questa la nota ufficiale diffusa dagli amministratori di Capistrello.

«L’amministrazione comunale di Capistrello, nella figura del sindaco Francesco Ciciotti e degli assessori in carica, si vede costretta a replicare al comunicato a firma dei consiglieri di minoranza Di Felice, Bussi e Silvestri, comparso sui quotidiani locali nella giornata di venerdì 24 marzo, circa la insussistenza e la mancata buona fede in merito alla liquidazione degli compensi con aumenti previsti per i comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti.

In un clima di evidente imbarazzo ci sorprendiamo a dover ribadire la verità dei fatti, ancora una volta distorta da questi improbabili personaggi che abitano la scena politica.

Premettiamo che con nota prot.7632, allegata alla presente, del 13 ottobre 2022, consegnata anche ai consiglieri di minoranza, il Sindaco e gli amministratori hanno comunicato all’ufficio del personale di sospendere il pagamento delle indennità spettanti agli amministratori, in attesa della definizione del contenzioso avviato con l’Istat. Sono quindi sei mesi che non percepiscono alcun corrispettivo.

“Quando l’Istat, ci avrà spiegato come sono scomparsi nel nulla da un giorno all’altro 189 cittadini l’amministrazione stessa provvederà ad adeguare i compensi, anche senza l’intervento dei consiglieri di minoranza – ha dichiarato il primo cittadino, Francesco Ciciotti -.

Nessun disegno fraudolento, né alcuna volontà disonesta fanno capo a questo Ente, che fonda la propria attività amministrativa sulle leggi dello Stato e sul rispetto delle disposizioni governative.

È oltremodo scorretto parlare di “illegittimità della delibera di Giunta”, alla luce dell’applicazione di una specifica normativa dello Stato (la Legge 34 del 31 dicembre 2021, che dispone l’adeguamento dei compensi degli amministratori, nello spirito di un’assoluta buona fede, a differenza di quanto ne dicano Di Felice, Bussi e Silvestri.

Ci chiediamo quando avrà fine questa inutile guerra politica dai toni gratuitamente distruttivi ad opera di un’opposizione che mai ha cercato un confronto sereno, mai ha tenuto fede ad un’onestà intellettuale che le avrebbe conferito di certo maggiore credibilità. Questo modo di fare politica, in modo arcaico e offensivo della dignità delle persone, ci ha stancato ed ha allontanato il semplice cittadino da tutte le attività amministrative ed affari pubblici. Ad un anno dalle prossime elezioni comunali sarebbe doveroso che i tre consiglieri di minoranza ponessero alla base della loro attività l’interesse del cittadino e della intera comunità, anziché reiterare l’attacco politico, denigrando, diffamando e calunniando gli attuali amministratori», conclude il sindaco Ciciotti.