Autostrade A24 e A25. Col ritorno di Strada dei Parchi eliminato il tavolo ministeriale. I Sindaci: «Si ripristini subito o ci saranno nuove proteste»

AVEZZANO – Autostrade A24 e A25, ricompare Strada dei Parchi e scompare il tavolo ministeriale destando le proteste indignate del Comitato dei Sindaci di Lazio e Abruzzo.

La notizia è fresca fresca e arriva dopo la positiva decisione di bloccare i pedaggi per i prossimi sette ani, a cui è seguita la schiarita che ha riportato, dall’1 gennaio prossimo, la concessione per le due autostrade nelle mani di Strada dei Parchi.

Troppa grazia.

L’accordo in questione, infatti, fra l’altro prevede l’abolizione del Tavolo Ministeriale su A24 e A25, una clausola che, di fatto, esclude i sindaci e gli amministratori delle due regioni interessate dai processi decisionali, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti i tema si antisismicità.

Questa la nota del Comitato nel quale i Sindachi preannunciano il ritorno a forme di protesta qualora il tavolo Ministeriale non sarà immediatamente ripristinato.

«I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta contro il caro pedaggi e per la sicurezza della A24/A25 esprimono la loro indignazione e disappunto nell’apprendere che il Tavolo Istituzionale presso il Mit del quale essi fanno parte, È STATO ELIMINATO!

L’emendamento approvato al Senato e in discussione alla Camera che sancisce il ritorno della A24/A25 a Strada dei Parchi, di fato CANCELLA il Tavolo chiesto a gran voce sin dal 3 gennaio 2018, ovvero dall’inizio della loro battaglia e ottenuto con la legge 108 del 05/08/2022.

La proposta di modifica n. 14.0.500 (testo 2) al DDL 912, art. 14 bis, al punto 9, recita: “Dalla data di reintegro del concessionario nella concessione autostradale di cui al comma 5 cessano di avere efficacia, subordinatamente al deposito degli atti di rinuncia a tutti i giudizi pendenti e alle relative domande ai sensi del comma 1, le disposizioni di cui all’articolo 7-ter, commi 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, terzo periodo, 11 e 12, del citato decreto-legge n. 68 del 2022”.

Il comma 8 (abolito) dell’art. 7-ter dava vita al Tavolo Istituzionale.

Chi a gran voce ne aveva chiesto con i Sindaci e Amministratori di Lazio e Abruzzo la sua istituzione ora ne sancisce la FINE, creando un grave danno ai territori attraversati dalla tratta autostradale e di fatto impedendo agli amministratori locali di partecipare alle scelte future che verranno effettuate.

La A24/A25 è una tratta autostradale che va adeguata dal punto di vista sismico, CIRCOSTANZA QUEST’ULTIMA RIBADITA DAGLI STESSI FUNZIONARI DEL MIT, e il Tavolo doveva essere lo strumento che permetteva agli amministratori di partecipare e di incidere nelle scelte necessarie per la sicurezza.

I Sindaci e gli Amministratori si rivolgono a gran voce ai rappresentanti di tutti gli schieramenti politici e chiedono di porre rimedio a questa BEFFA riservata ai territori di Lazio e Abruzzo e di adoperarsi per il suo IMMEDIATO RIPRISTINO.

In mancanza di tale riscontro i Sindaci e gli Amministratori torneranno a manifestare e a far sentire la loro voce perché sulla SICUREZZA “non si scherza”: la partecipazione è sinonimo di trasparenza».