Avezzano Calcio: poche ore per evitare il disastro. Scontro social fra “acquirenti” e società. Nella speranza di non far la fine dell’asino di Buridano

AVEZZANO – Restano solo poche ore per definire la sorte dell’Avezzano. In paradiso, ovvero squadra iscritta al campionato di Serie D, oppure all’Inferno, ovvero squadra cancellata e si riparte dai campionati dai campionati regionali, ovvero da zero.
E in queste ore il mistero si va infittendo visto che, stando ai rumors molto più che per sentito dire, ma passati via sociale, come vedremo, la trattaiva non sarebbe del tutto naufragata, ma ci sarebbero in ballo alcune questioni soprattutto di carattere economico.
Un tiramolla fra Pecorelli e i possibili acquireni che deve trovare uno sbocco necessariamenbte nelle prossime ore, altrimenti tutto sarà pèressoché inutile, con buona pace dei tifosi e di quela parteg di città che ancora segue le sorti die biancoverdi.
Si parlava di social. E allora ecco i “post” aparsi su due pagine, entrame Avezznao Calcio, a una riconducibile a chi è vicino alla nuova cordata, e la’ltra invece è quelal ufficiale, ovvero la voce di Pecorelli.
Ve le offriamo esattamente in questo ordine.
Avezzano Calcio (pagina non della società)

«48 ore e poi si deciderà il futuro societario dell’Avezzano Calcio. Formulata offerta per rilevare tutti i debiti del club (con stipendi da saldare in neanche due settimane per avere le liberatorie, utili all’iscrizione in serie D), ma l’attuale proprietà ha chiesto ulteriori 100.000 euro di buonuscita.
Somma che l’offerente (di cui non sveliamo l’identità nella speranza che l’acquisizione vada a buon fine) ha rifiutato. Quest’ultimo considera il 1° luglio quale ultimo giorno per acquisire tutti i debiti federali e non del club.
Il debito erariale – sia ribadito ancora una volta – non è ostativo ad alcuna iscrizione dell’Avezzano Calcio nel prossimo campionato di serie D. Quindi basterà avere le liberatorie dai tesserati e l’Avezzano Calcio, con una nuova proprietà, verrebbe iscritta al campionato di serie D stagione 2025/26».
Avezzano Calcio 1919 (pagina ufficiale della società)

«Diceva mio nonno… “Esistono tre verità: la mia, la tua e poi quella vera…”. E quindi restiamo sulle oggettività. La cordata si sfila per i debiti dell’erario? … No! Si sfila per il volume dei debiti con i tesserati (che conoscevano…)? …No! Perché non è possibile acquisire il ramo d’azienda? …No! Perché, se così fosse non sarebbe stata formulata ufficialmente proposta di acquisto, anche se estremamente a ribasso.
Poiché in caso di accettazione da parte nostra, quanto sopra sarebbe tutto superfluo. Quale sia il vero motivo non lo sapremo mai ma, ci interessa relativamente.
La realtà è che, alla fine, con una città contro, con un’amministrazione comunale contro (ogni tanto viene voglia di pubblicare il famoso audio del mitico assessore…), con una tifoseria contro, nonostante ci chiediamo chi ce lo faccia fare siamo ancora qua, a cercare soluzioni per tenere in piedi la baracca.
Non so se riusciremo nell’intento ma, finché c’è corsa…».
Insomma, per dirla con Renato Pareti, non sappiamo chi abbia ragione oppure no, ma la questione centrale resta quelal di evitare il terzo tonfo dell’Avezzano in pochi decenni e la scomparsa del calcio dalla città.
Quindi, chi ha più testa ce la metta, se possibile faccia un passo indietro, pesando a quel che la città, prima ancora che la tifoseria, andrebbe a perdere. Ma non solo.
Ribadiamo l’appello fatto giorni fa: chi decidesse di rilevare l’Avezzano Calcio, lo facesse ma avendo una prospettiva a lungo termine, con la disponibilità anche ad allargare al compagine societaria, prefiggendosi obiettivi un po’ più ambiziosi del semplice vivacchiare perché, come recita la poesia “Lentamente Muore”, attribuita da alcuni a Neruda e da altri a Martha Medeiros:
«Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare».