Avezzano. Presentata la Rendicontazione Sociale al “Torlonia-Bellisario”

AVEZZANO – Tempo di bilanci nelle scuole italiane e quindi, anche per l’Istituto di Istruzione Superiore Torlonia-Bellisario di Avezzano che al tema della rendicontazione sociale ha dedicato un convegno – primo in Italia –   che si è svolto presso l’Aula Magna del Liceo Classico, mercoledi 18 dicembre, alla presenza della dott.ssa Flaminia Giorda – Dirigente Tecnico alla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale d’istruzione, presso il MIUR, dei docenti dell’Istituto, di genitori e di alunni che hanno seguito con attenzione i dati che, nello specifico riguardavano la loro scuola.

La dirigente scolastica, Annamaria Fracassi, ha dato il via ai lavori presentando la dott.ssa Giorda e fornendo alcune indicazioni sulla tematica affrontata dal convegno; quindi ha  preso la parola la dott.ssa Giorda che ha dato conto di questo nuovo concetto che coinvolge integralmente  la comunità educante, trattandosi della pubblicazione e della diffusione dei risultati raggiunti dalla scuola ai così denominati “portatori d’interesse” (in inglese stakerholders) che sono tangibilmente i genitori e  gli alunni ma anche i rappresentanti del territorio  dove la scuola opera. 

La rendicontazione sociale  poggia su indicatori e dati che vengono confrontati con parametri  annuali e con parametri nazionali in una dimensione di pubblicizzazione e quindi di trasparenza,  in una dimensione di condivisione con l’esterno – per evitare o contenere l’autoreferenzialità –  ma anche di promozione al miglioramento del servizio.  La scuola effettua il suo servizio educante con intenzionalità e sistematicità, questo significa che  le azioni proposte agli  utenti (ma preferisco parlare di studenti) devono essere esplicitate e  perseguite ma non basta; è necessario che vengano verificate e valutate e, se del caso,  vengano proposti correttivi e/o azioni di miglioramento. Ebbene, tutto questo viene fatto attraverso la stesura di documenti  i cui nomi – utilizzati dagli addetti ai lavori con acronimi – precedono la rendicontazione sociale (anche se al termine della lettura ci si accorgerà che non c’è un gap tra i diversi documenti).

Si parla di P.T.O.F.  – piano triennale dell’offerta formativa – volendo riferirsi alla esplicitazione del progetto che la scuola propone di mettere in atto dettagliando gli obiettivi da raggiungere, seguendo quale direzione (indicazioni operative), con una particolare attenzione al territorio ove è situata la scuola;  si parla ancora di R.A.V. cioè di un  rapporto di autovalutazione  –  sulla base di parametri uguali per tutte le scuole – che ha l’obiettivo di valutare l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo, considerando punti di forza e criticità e individuando le priorità del progetto di sviluppo  così da orientare  il P.D.M. – il piano di miglioramento – raccolta della pianificazione di buone intenzioni per il raggiungimento delle mete connesse alle priorità del R.A.V.

Si tratta dunque, di tre documenti interconnessi a cui si va ad aggiungere quest’ultimo, appunto  la R.S. o rendicontazione sociale; tutti questi documenti avranno cadenza triennale anche se, in questa prima fase la rendicontazione è quinquennale.  E’ di tutta evidenza come il processo messo in essere da questi documenti tende al miglioramento continuo dell’azione educativa in un’ ideale spirale,  in cui quanto raggiunto nel precedente momento si presta a fare da gradino a quello successivo. Ovviamente  il processo è in continua evoluzione poiché  diverse sono le persone e diversi i risultati che si raggiungono.

E’ stata quindi la volta dei rappresentanti di istituto  degli studenti –  Dora Salucci, Arianna Biancone,  Riccardo Di Cola e Sergio Di Pietro – che insieme alla rappresentante del N.I.V.,  Giorgia Petrei, hanno dato voce,  avvicendandosi nelle diverse sezioni,  alla rendicontazione sociale dell’Istituto di Istruzione Superiore Torlonia-Bellisario.

Le priorità  che la scuola  si era prefisse di raggiungere alla fine del biennio 21017/18  e  2018/19 erano: elevare il profitto degli studenti e ridurre del 3% il numero degli studenti con debito formativo;  ebbene,  i risultati sono stati migliori di quanto preventivato: la percentuale da ridurre infatti,  ha raggiunto il 6%, facendo registrare un notevole successo.

Altro parametro osservato sono stati i risultati raggiunti nelle prove INVALSI di italiano presso il liceo classico; il confronto è stato possibile solo per questa tipologia di scuola poiché è l’unica che presenta dati separati rispetto al resto delle altre scuole superiori.  Il liceo classico ha raggiunto un punteggio di 229.7 nel 2018 (ABRUZZO:  225.6   –   SUD:  221.0  –  ITALIA: 225.0) e di 233.3 nel 2019 (ABRUZZO: 227.8 – SUD:  220.7 – ITALIA: 226.5); è di tutta evidenza che i valori di entrambi gli anni superano i dati di confronto regionali,  del sud Italia e nazionali.

A riguardo occorre precisare che l’Istituto, per entrambi i licei,  ha predisposto una mirata azione di sensibilizzazione alle prove INVALSI sia sui docenti, con appositi incontri di formazione e programmazione dei dipartimenti di riferimento,  sia sugli studenti, con l’effettuazione di prove parallele anche per gli anni di corso  per i quali non sono  previste prove INVALSI.

I risultati conseguiti all’Esame di Stato  sono  un altro oggettivo parametro; la formazione di qualità, assicurata a docenti e studenti, ha consentito di far registrare anche in questo settore ottimi risultati: nel triennio 2016/17 – 2018/19,  per entrambi i licei,  per le votazioni 100 e 100 con lode si è passati da una percentuale di 5,22 ad una di 15,38.

Si tratta di dati numerici  che rendono conto di una realtà scolastica che opera continuamente e instancabilmente per  raggiungere i suoi obiettivi e proporsene di nuovi più ambiziosi.

L’ampliamento dell’offerta formativa si è avvalso di diversi strumenti:

 – il Cambridge Assessment English presso il Corso Cambridge attivo dal 2016, per valorizzare e potenziare le competenze linguistiche  (italiano, inglese e altre lingue comunitarie); gli iscritti al corso conseguono l’I.G.S.E. che è un titolo di studio riconosciuto in Inghilterra e costituisce credito per l’iscrizione in diverse Università italiane. Inoltre,  nel 2018/19 sono state conseguite 39 certificazioni linguistiche B1 e B2 e due certificazioni C1;

 – i P.O.N. Piani Operativi Nazionali per l’inclusione sociale e la lotta al disagio, per le competenze di base, per le competenze di cittadinanza globale;

 – le attività teatrali con il teatro Lanciavicchio e il Teatro dei Colori per il potenziamento delle competenze comunicative e relazionali e per lo sviluppo della creatività e dell’inventiva; gli intervalli letterari e gli incontri con gli autori per raffinare il gusto artistico-letterario e  padroneggiare

 – il potenziamento delle strutture laboratoriali effettuato attraverso la risposta data a ben quattro P.O.N. dedicati, che hanno consentito di innovare le strumentazioni dei laboratori artistici e informatici e, con il contributo della Fondazione Carispaq, di modernizzare il laboratorio di scienze;

 – il P.N.S.D. – Piano nazionale scuola digitale – che ha visto per l’a.s. 2018/19 l’Istituto quale scuola polo provinciale del piano; la cablatura in entrambe le sedi, la presenza di un animatore e del team digitale ha permesso e permette alla scuola di avere un sito sempre aggiornato e un sicuro e competente punto di riferimento per le operazioni di tipo digitale sia dei docenti sia degli studenti;

 – la definizione e il consolidamento di un sistema di orientamento in entrata (rivolto alle classi 3^medie) per la migliore presentazione delle due scuole agli studenti della scuola media e in uscita (rivolto alle classi 5^) che si avvale di collaborazioni universitarie di alto livello, di contributi offerti da istituti e accademie di alta formazione e mondo della formazione e del lavoro;

 – la valorizzazione del merito e delle eccellenze, attraverso la partecipazione a certamina letterari, a olimpiadi di italiano, di filosofia, di scienze;

 – i contributi offerti al territorio (solo per citarne alcuni: Premio Festival Città di Avezzano, Premio Cesare Paris per il Rotary Club, sculture segna passo per il Cammino dell’Accoglienza, elementi decorativi per la Compagnia Carabinieri di Avezzano);

 – la collaborazione con le reti A.I.C.C., il Centrum Latinitatis Europae, la Rete Nazionale dei Licei artistici, la Rete Nazionale dei Licei Classici;

 – la partecipazione a concorsi di qualsivoglia genere: letterari, poetici, artistici, per il sociale, di idee;

 – i viaggi di istruzione che le due scuole organizzano in luoghi e sedi coerenti con i percorsi di studio;

 – e, in ultimo, ma non per questo meno importante, i Percorsi per le Competenze Trasversali e di Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro) con i due progetti: ClassicaMente in cui sono presenti le sezioni storico-culturale, linguistico-comunicativa, scientifica e giuridica e Altern’Arte con le sezioni storico-artistico- culturale, l’orientamento, la conoscenza del mondo del lavoro artistico e di alto artigianato, il fashion design derl gioiello e della moda. L’Istituto inoltre, collabora con l’ANPAL Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro per offrire ai giovani opportunità formative di alto e qualificato profilo.

L’ultima parte della rendicontazione è uno sguardo rivolto al futuro; la scuola fissa alcune “stelle polari” che appuntate nella volta celeste della scuola, guideranno le azioni dei “marinai” (dirigente e docenti) affinchè il “prezioso carico” (gli alunni) possa raggiungere la prima importante tappa  e sia pronto a giocare il grande gioco della vita.

E’ una parte importante. Le culture incarnate da queste due scuole (umanistica e artistica) sono due anime che, fondendosi insieme, possono realizzare la liberazione delle intelligenze, il superamento dell’uomo computazionale e l’approdo a quello creativo; innovando didatticamente, possono spostare l’ago della bussola dalle STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e  matematica) verso le STEAM in cui le Arti, valorizzando l’UOMO, risolvono il gap tra cultura umanistica e digitale e predispongono a scelte etiche; possono delineare orizzonti di ricerca, condivisione e scambio continui per lavorare meglio e raggiungere prima i risultati; possono, attraverso laboratori di pensiero, predisporre alla ricerca di soluzioni diverse, creative o originali per i problemi da affrontare; possono strutturare forme mentali di adattamento ai diversi contesti (resilienza, per dirlo con una parola oggi molto in voga) e una dinamicità del sapere integrato per riconoscerne l’apporto del valore aggiunto dato alla cultura.

Obiettivi ambiziosi, certo! Per questo sono “stelle polari”… e il liceo classico non è una scuola antica e il liceo artistico non è una scuola inutile. Il sapere conduce alla virtù e la bellezza salverà il mondo. Se ne è avuta prova: gli alunni Ruggero D’Alessandro, Di Panfilo Paolo e D’Andrea Leonardo con il pianoforte, il sax e le loro voci, hanno intervallato i diversi momenti del convegno offrendo al pubblico brani musicali di alto livello e Giulia Di Paolo ha delicatamente recitato il monologo socratico dal Simposio di Platone sull’ Amore. Un sincero e meritato plauso alla dirigente Annamaria Fracassi, ai docenti e agli studenti che hanno collaborato alla predisposizione del convegno poiché – come hanno dichiarato – non è stato facile raccogliere e organizzare i dati e i materiali di tre anni di attività ma soprattutto, per il coraggio mostrato: a testa alta ma senza superbia, l’Istituto di Istruzione Torlonia Bellisario si è offerto al giudizio anche esterno, perché – ricordiamo – la rendicontazione sociale è soprattutto trasparenza, pubblicizzazione, condivisione con il territorio.

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