Azur e Asmar, bambini contro discriminazione e violenza. Teatro dei Colori a Pescina
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Per rendere sempre più fluido e proficuo in dialogo interculturale, è necessario che genitori, docenti, adulti in genere e la società tutta si adoperino per educare e formare i bambini prima e i giovani dopo, alla cultura della tolleranza, del rispetto, della condivisione e della non violenza.
In questo compito arduo e per niente facile, soprattutto oggi che gli spostamenti internazionali sono frequenti e rapidi, l’arte può aiutare; meglio, aiuta ad offrire punti di vista e prospettive per veder di più, meglio e più lontano.
Il teatro, in quanto manifestazione d’arte in luoghi-non luoghi e in tempi-non tempi si presta in modo eccellente a comunicare un messaggio potente cioè che la violenza non è mai il modo giusto per risolvere problemi.
E’ in questa ottica che deve esser goduto lo spettacolo teatrale LA STORIA DI AZUR E ASMAR che verrà rappresentato mercoledi 21 luglio alle ore 21:15 presso il Chiostro del Teatro S. Francesco di Pescina.
Lo spettacolo è parte integrante della Rassegna ITINERARI DELL’ARCOBALENO che, con la direzione artistica del Teatro dei Colori e con la collaborazione del Comune di Pescina, conta, per la rappresentazione della Compagnia Theandric Teatro NonViolento di Cagliari.
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Due protagonisti, uno biondo, con occhi azzurri, cristiano; l’altro bruno, occhi scuri, musulmano. Li ha cresciuti la stessa donna nutrice del primo, madre del secondo.
I due bambini sono fratelli, di latte come si diceva tanti anni fa, amici nemici che vanno alla ricerca della fata, protagonista di una fiaba che veniva loro raccontata dalla madre/nutrice.
Il Maghreb fa da sfondo alle avventure dei due bambini che capiranno l’importanza della collaborazione e della condivisione al di sopra di ogni discriminazione e violenza.
Accanto alla funzione del divertimento, senza che risulti appesantita o noiosa, la funzione dell’educazione, che reca con sé il messaggio di vivere insieme in armonia e pace e di conoscere e apprezzare la civiltà medievale islamica.
Segnaliamo, in una breve ma interessante passeggiata, la visita a Casa Mazarino, a Casa Silone, la Torre Piccolomini e la Chiesa di S. Francesco e prima che scenda la sera, ancor più salutare sarebbe risalire, naturalmente lungo gli argini, la corrente del fiume Giovenco.
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