“Bentornati a scuola” scrive la Ministra Azzolina agli studenti

AVEZZANO – Dopo il passato anno scolastico, la scuola non sarà più come prima.

Ciò che è accaduto da marzo ad oggi, non ha niente di normale o di routine. E’ stata travolta da un accadimento  improvviso e violento che ha portato con sé cambiamenti epocali di cui si coglieranno le implicanze soltanto tra qualche anno.  La ministra lo sa bene;  sa bene che niente e nessuno sarà più come “prima”.

Il Covid-19 a fare da spartiacque, tra un “prima” che ormai ha assunto quasi le sembianze di leggenda, la cui narrazione potrebbe benissimo servirsi della locuzione “c’era una volta…”  e il “dopo”  di cui ancora non possiamo  né  tracciare confini né narrare  caratteri;  il 2020 ricordato come l’anno della pandemia e,  nella scuola, come l’anno della  didattica non in presenza,  della D. a D.,  dell’informatica generalizzata e della digitalizzazione a tutti i costi, degli esami di Stato con il colloquio quale unica prova, delle mascherine,  dei banchi monoposto e con le rotelle, dei P.A.I.,  della D.D.I. e del relativo Piano di Istituto. E il personale della scuola – a cominciare dai dirigenti passando per docenti, personale ATA e studenti –  gettato nell’arena,  spesso con armi spuntate,  a reinventarsi un modo nuovo di far scuola, di incontrarsi, di parlarsi, di insegnare, di imparare, di dare  e di prendere sapere e amore.

E tutti, indistintamente, a battersi come gladiatori, magari un po’ ammaccati ma vincitori.

E il nuovo anno scolastico – di cui ancora non sono troppo chiare apertura e presenze a scuola,  anche per continue polemiche e svalutazioni – vorrebbe  somigliare molto allo svalicamento dell’anno 1000… ma ancora non ci riesce tanto bene; vorrebbe incurvare le labbra ad un sorriso sereno, aperto e fiducioso che però,  tirato e forzato,  finisce per somigliare quasi ad un ghigno.

Sensati ragionamenti e polemiche, affermazioni e negazioni, gaffe e rettifiche hanno caratterizzato il dibattito estivo sull’uso o meno della mascherina a scuola, della fornitura dei banchi monoposto (a rotelle o no), degli ingressi scaglionati, della didattica innovativa e via discorrendo ma ci si è “dimenticati” della cosa più importante: i mezzi di trasporto con i quali centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze raggiungono le scuole per  frequentare le loro scuole e svolgere le loro lezioni.

All’indomani di Ferragosto, è suonato l’allarme; una buona parte delle Regioni hanno dovuto dichiarare la resa, impreparate a sostenere le misure anticovid e contemporaneamente a trasportare tutti gli studenti per evidente mancanza di un adeguato numero di mezzi di trasporto. Ad oggi, il problema ancora  è sul tavolo per una ragionevole soluzione.

In questo clima, la Ministra Azzolina si rivolge ai dirigenti, ai D.S.G.A., ai docenti, al personale ATA e lo fa attraverso una lettera dove affronta diverse e nevralgiche tematiche: il successo della didattica a distanza a dispetto di “gufi” e detrattori; lo svolgimento pressoché regolare degli Esami di Stato che hanno potuto contare su Presidenti e commissari;  i corsi di recupero  che si svolgeranno anche durante l’anno; gli stanziamenti per l’edilizia leggera , le risorse per i dispositivi di protezione e per la predisposizione di tutta quella logistica che  permetterà di evitare assembramenti ma anche di acquistare dispositivi digitali, connettività, libri e kit didattici; l’acquisto di nuovi banchi monoposto per garantire il distanziamento e tutelare la salute di studenti e docenti;  la consegna di gel e mascherine ad opera del Commissario straordinario Covid-19;  gli imminenti concorsi a cattedre per i docenti così da rinforzare gli organici; valorizzare  la ragione pedagogica della riapertura (i bisogni educativi degli studenti) piuttosto che anteporvi le ragioni sanitarie;  l’impegno per eliminare le classi sovraffollate; pensare e proporre piani pluriennali per investimenti sull’edilizia scolastica, sull’innovazione didattica e sulla formazione di tutto il personale scolastico;  la lotta all’abbandono e alla dispersione scolastica.  Non dimentica di evidenziare come  “nessuno in Europa si è impegnato così tanto nei mesi estivi per preparare la scuola a questa nuova stagione” e questo impegno ha permesso di  elaborare  “regole chiare, tra le più rigorose in Europa”. Riconosce senza risparmio, l’impegno dei docenti:” In questi mesi avete lavorato tantissimo: ci avete messo il cuore e l’anima” e “Voglio ringraziarvi uno ad uno per gli sforzi fatti e per quelli che farete e dirvi che, come Ministra, io farò altrettanto e difenderò sempre il lavoro di chi opera nella scuola, perché ne conosco le responsabilità e le difficoltà”.

Infine, raccomanda rigore per il rispetto delle regole, serenità pur nelle necessarie restrizioni  e accoglienza a braccia aperte (virtuali).

Di seguito, si propone il testo integrale del documento (come Pdf e in immagine), per lettura integrale.

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