Bomba americana inesplosa. Evacuazione terminata. Ordigno brillato nel primo pomeriggio — VIDEO —

AVEZZANO – Si è conclusa felicemente e senza danni e conseguenze per nessuno il brillamento della bomba inesplosa, di fabbricazione tedesca ma in dotazione alle forze Usa, ritrovata in un cantiere in pieno centro di Avezzano.

Portata inconsapevolmente dagli operai dello stesso cantiere in una discarica per inerti fra Ortucchio e Gioia dei Marsi, la bomba è stata poi presa in carico prima da Carabinieri e Vigili del Fuoco di Avezzano e poi dall’esercito e dagli artificieri. Questa mattina, quindi, è iniziata la fase finale. La bomba è stata dapprima spolettata, ovvero privata dell’innesco che avrebbe potuto provocarne l’esplosione in un qualsiasi momento. Operazione conclusasi felicemente poco dopo le 13 con il coordinamento dei comuni interessati nonché di Carabinieri, Vigili del Fuoco e Protezione Civile. A quel punto è stata istituita una zona di evacuazione più ristretta, la maggior parte delle persone, 330, sono tornate a case e sono state riaperte alcune strade subito dopo l’arrivo del grosso ordigno, il doppio di quelli normalmente usati da tedeschi e americani, avezzanesi sempre fortunati…, nella località Arciprete, nel territorio comunale di Ortucchio, dove sarebbe avvenuto di lì a poco il brillamento.

Stefano Iulanella

Una volta accertato che tutto fosse a posto, la zona sgombra e la situazione sotto controllo, gli artificieri hanno provveduto, dopo aver interrato la bomba ad una profondità di 5 metri dentro un cassone a tenuta, a far brillare l’ordigno statunitense. Soddisfatto di come sono andate le cose il Sindaco di Pescina, Stefano Iulianella: “E’ stata una operazione complessa, per le tante persone coinvolte, per istituzioni e le Armi interessate, ma anche per aver dovuto sostare tanti animali e tante attrezzature. Per fortuna tutto è andato per il meglio e, dopo le 13, una volta avvenuto lo spolettamento della bomba, ci siamo ritrovato nel Comune di Gioia dove abbiamo celebrato al fine dell’allerta”.

Finisce così, introno alle 16, del 15 dicembre 2019, a 74 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, un altro episodio legato a quel conflitto. Con la certezza che nemmeno questa volta la storia non avrà insegnato nulla a nessuno.

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