Call-Center Inps L’Aquila. Facciamo un po’ di chiarezza in mezzo a tanta propaganda

L’AQUILA – Call-center Inps, posti a rischio o soluzione in arrivo. Vediamo di fare chiarezza in mezzo all’oceano di propaganda.

Nei giorni scorsi, come si ricorderà, da sinistra a destra sono risuonate le trombe di vittoria e di soluzione imminente.

Noi abbiamo deciso di andare un po’ a fondo e fare il reale punto della situazione.

Pasquale Tridico Presidente dell’Inps

A metà aprile, come ha riportato il sindacato in una nota diffusa anche a livello nazionale, c’è stato un incontro fra le sigle confederali e il Presidente Inps, Pasquale Tridico.

Il massimo dirigente previdenziale, da parte sua, ha chiarito questi aspetti:

  • Il processo di internalizzazione del CCM INPS stia giungendo alla sua fase finale;
  • INPS Servizi ha presentato il suo piano industriale ed entro aprile avrebbe dovuto pubblicare il bando di selezione per titoli che porterà all’assunzione di 3.014 lavoratori;
  • Sarà un bando “chiuso”, nel quale il peso dei punteggi assegnati, per un massimo di 36 punti, sarà così ripartito:
    • Presenza prevalente nella commessa al 31 giugno 2021: 15 punti
    • Presenza, nella commessa, alla presentazione della domanda: 9 punti
    • Presenza nella commessa da inizio appalto (dicembre 2019) a giugno 2021: 0,5 punti per ogni mese fino ad un massimo di 8 punti.
    • Titoli di studio: laurea magistrale 4 punti; laurea triennale 3 punti; diploma di scuola secondaria di II grado 2 punti; diploma di scuola secondaria di I grado 1 punto.

Ma, c’è un ma, che hanno evidenziato proprio Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, unitamente alla delegazione delle Rsu/Rsa, riguardante i numeri.

Con questo bando, infatti, l’Inps riassorbirà non tutti i lavoratori, perché almeno 300 unità rischiano di restare fuori.

Tanto è vero che gli stessi sindacati hanno chiarito come i livelli occupazionali del sito dell’Aquila non siano assolutamente in sicurezza.

Così, infatti, il sindacato ha chiarito la questione: «Il bando, così come oggi presentato, rappresenta infatti un’importante garanzia per i lavoratori impiegati nel CCM INPS, pur in assenza dell’applicazione della clausola sociale.

Questo non può far dimenticare che il limite del budget a disposizione per il processo di internalizzazione rischia di lasciare circa 300 lavoratori senza prospettive occupazionali.

Come Slc Fistel Uilcom e Rsa dell’Aquila non molleremo di un centimetro fino a quando non avremo risposte concrete che tutto il perimetro dell’Aquila venga salvaguardato.

Per tale motivo continuiamo a chiedere al tutte le Istituzioni, Prefetto dell’Aquila, Sindaco e Regione Abruzzo di continuare a sollecitare risposte alle richieste da Loro avanzate, nei giorni scorsi, al Ministero del Lavoro e della Funzione Pubblica affinché ci siano le dovute risposte che tutti i lavoratori dell’Aquila vengano internalizzati in Inps Servizi».

Una protesta degli operatori del Contact Center Inps

Insomma, la situazione non è per nulla risolta e rischia di produrre, al contrario di ciò che si vuol far intendere, la perdita di altri posti di lavoro.

Sulla questione è intervento il Pd Regionale con una nota ufficiale del segretario Michele Fina: «Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, la struttura ministeriale e il presidente dell’INPS Pasquale Tridico – dice Fina – , lavorano da settimane per la risoluzione dell’importante questione dei lavoratori del Contact Center Inps, una buona parte dei quali (circa 500 sugli oltre 3000) opera all’Aquila.

Michele Fina

Con l’impegno chiesto a tutto il Governo di trovare venti milioni di euro aggiuntivi e con il veicolo normativo che è stato studiato assieme al Ministero del Lavoro e all’Inps – sottolinea Fina – , i circa 200 lavoratori che rischiavano di rimanere fuori dal processo di stabilizzazione vi rientreranno.

Un passo importante, che salvaguarda esperienze, professionalità, progetti di vita all’Aquila e nella nostra regione.

Ora il progetto dovrà essere sposato dall’intero Governo».

In conclusione, quindi, ciò che serve davvero non sono dichiarazioni e bollettini di vittoria e soddisfazione.

Al contrario, un impegno silenzioso e concreto che porti il governo a stanziare quanto necessario per mettere in sicurezza tutti i livelli occupazionali del Contanct Center Inps.

I “bollettini”, casomai, li attenderemo a risultato acquisito e messo in cassaforte.

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