Call center, Pezzopane (PD): “Con pubblicazione bando Inps inizia fase storica”

“Lavoriamo per internalizzare tutti” dichiara la deputata Dem

L’AQUILA – “Finalmente è stato pubblicato il bando Inps per i lavoratori dei call center. La notizia era attesa da molto. Questo permetterà ai lavoratori di partecipare al processo di internalizzazione. Al posto del bando noi avremmo preferito l’applicazione della clausula sociale, sul cui utilizzo concordava anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Tuttavia, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha assoggettato la procedura alla funzione pubblica e pertanto ha indotto l’Inps a fare una selezione”. Lo dichiara la deputata dem Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera e candidata a Sindaco dell’Aquila alle prossime elezione amministrative del 12 giugno.

“I requisiti per l’internalizzazione inseriti nel bando – sottolinea l’esponente Pd – sono quelli già comunicati alle organizzazioni sindacali e alla commissione Lavoro della Camera. E’ lecito affermare che con la pubblicazione di questo bando che riguarda l’internalizzazione degli operatori dei call center che operano per INPS , inizia una fase storica fortemente voluta dal Partito Democratico e dal centro-sinistra, ed è il diretto risultato di una norma approvata nella Legge di Bilancio 2020 durante il Conte bis, finalizzata esplicitamente all’internalizzazione dei lavoratori Inps. Il bando fa riferimento all’internalizzazione dei primi 3014 operatori”.

“Il nostro traguardo di sempre – conclude Pezzopane – è l’internalizzazione di tutti i 3300 operatori. Siamo al lavoro affinché il governo inserisca nel primo provvedimento utile a scorrere la graduatoria che si definirà con il bando e che dovrà necessariamente portare all’assunzione di tutti i lavoratori Inps e Ader. Su questo fine è al lavoro sia il ministero del lavoro  che il ministero dell’Economia. Esprimo soddisfazione per questo primo passo importante, ribadendo però che il nostro punto di arrivo è l’assunzione di tutti i 3300 lavoratori, solo allora potremo dirci totalmente felici e soddisfatti. Continueremo a lavorare con i sindacati ed il governo per la tutela dei diritti e la salvaguardia dei posti di lavoro”.

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