Caso Comune di Bisegna, Melilla: “Stop ad aspettativa elettorale per gli agenti penitenziari”

BISEGNA – “Un comportamento scorretto permesso da una legislazione che non ha alcuna giustificazione”. Così l’ex parlamentare Gianni Melilla commenta il ricorso, da parte di agenti di polizia penitenziaria, all’aspettativa retribuita ottenuta grazie alla presentazione della candidatura in una lista elettorale.
Una pratica che ha portato a situazioni paradossali, come il caso del Comune di Bisegna (L’Aquila), dove per 212 residenti sono state presentate ben 25 liste, 21 delle quali composte interamente da agenti penitenziari.
“E’ necessario modificare subito la legge – sottolinea Melilla -. Da parlamentare ci provai presentando una proposta di legge per abolire questo privilegio e anche emendamenti alla legge di stabilità per accelerare il cambiamento normativo. Ma, pur essendo del tutto comprensibile, questa iniziativa non fu mai accolta. Personalmente non ho mai capito il motivo di questa complicità politica con una norma assurda”.