Casoli nel Club “I Borghi più belli d’Italia – Abruzzo-Molise”!

CHIETI – Quando nel 2001 nasceva l’Associazione dei Borghi più belli d’Italia –su impulso dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) – con lo scopo di valorizzare e diffondere quanto di storico, artistico, ambientale e legato alle tradizioni ci fosse nelle innumerevoli piccole realtà cittadine del Nostro Paese, forse nessuno immaginava come questa, apparentemente  ingenua, operazione  avrebbe potuto evolvere e raggiungere i livelli di numeri e di qualità che fa registrare oggi.

Abitanti e amministratori di centinaia di piccoli centri hanno sviluppato un serio interesse e impegno verso il recupero dei loro territori e delle loro “località”, li hanno spolverati, lucidati ed esposti – al pari di gioielli di famiglia – per mostrarli al mondo culturale, economico, turistico e commerciale.

Eh si! Perché non si tratta di una mera operazione economica; le bellezze ambientali ed artistiche nutrono la cultura; il movimento delle persone interessate a riscoprire angoli preziosi ma sconosciuti, alimenta il turismo; l’economia e il commercio si avvantaggiano delle une e degli altri. Il borgo entra così in una spirale virtuosa che diventa, a buon ragione, anche un modello di vita che da qualche tempo si pone in controtendenza rispetto allo spopolamento e al degrado che ha colpito i piccoli paesi  qualche decennio fa.

Da oggi, anzi dal 29 ottobre, la grande famiglia dei borghi più belli d’Italia vanta un nuovo arrivo: l’inserimento del Comune di Casoli infatti, porta a quota 24 il numero dei comuni che si raccolgono attorno al Club nella sezione Abruzzo-Molise per offrire, tutti insieme, percorsi turistici e culturali tra i più prestigiosi a livello nazionale.

Il Presidente della sezione Abruzzo-Molise, Antonio Di Marco, ha espresso i suoi complimenti al Sindaco di Casoli Massimo Tiberini e a tutta la comunità cittadina e si è detto convinto del successo che sarà conseguito nella “valorizzazione del suo patrimonio di storia, arte, cultura ed enogastronomia e che non mancheranno i riflessi positivi sull’economia del territorio”.

Del resto Casoli vanta origini Sannite, essendo la derivazione di Cluviae, capitale della tribù sannita dei Carecini infernantes. Nel IV sec. d.C. l’arrivo dei barbari costrinse gli abitanti a rifugiarsi sulla vicina collina; nacque così Casulae che indicava un agglomerato di piccole case posto a guardia di un trafficato asse viario e commerciale tra la montagna ed il mare.Dal 1940 al 1945, la vicinanza alla linea Gustav la resero teatro di innumerevoli bombardamenti e scontri tra le truppe tedesche e quelle alleate e venne aperto anche un campo di concentramento per ebrei stranieri e prigionieri politici slavi. Nel suo Castello Ducale fu costituita, ad opera di Ettore Troilo la formazione partigianaBrigata Maiella, che partecipò attivamente alla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.

Ricca di attrazioni turistiche dalla Parrocchiale di Santa Maria Maggioreche custodisce al suo interno diverse opere d’arte che vanno dal Cinquecento all’Ottocento – alla Chiesa di S. Reparatache conserva, oltre la settecentesca statua della Santa anche pregevoli dipinti come il trittico di Antonio di Francesco di Tommaso da Fossombrone.

Il Castello Ducale, di epoca rinascimentale, e apprezzato da D’Annunzio, che  talvolta vi soggiornava, oggi è proprietà del comune e dichiarato Monumento Nazionale.

L’elegante Stanza del Silenzio ospita la mostra permanente sui protagonisti del Cenacolo Abruzzese. Passeggiando per il borgo, all’interno del suo cuore, si possono ammirare  diversi palazzi aristocratici e nobiliari costruiti tra il XVII e il XIX secolo e Palazzo Tilli, risalente al XVIII secolo, recentemente restaurato e riportato all’antico splendore, con un bel portale in pietra scolpito, la fila di balconi che caratterizzano i piani superiori ed una armoniosa corte quadrangolare interna.

I paesaggi naturali si avvalgono della vantaggiosa posizione geografica: collocata su di una collina, si affaccia sulla Valle dell’Aventino, affascinante e poco nota zona dell’Abruzzo che – oltre agli spettacolari panorami, spaziando lo sguardo dal Massiccio della Maiella al bacino artificiale del Lago S. Angelo – consente la pratica di esperienze sportive outdoor cone il rafting e interessanti escursioni tra ruderi, grotte e gole del territorio.

L’ambito culinario-gastronomico di avvale di prodotti locali interessanti e prelibati: l’oliva Intosso di Casoli, il cui nome deriva dal trattamento cui bisogna sottoporla per essere commestibile e che ha reso famoso il borgo; la “mela piana” di proverbiale bellezza e bontà tanto da essere decantata persino da Boccaccio; le dorate uve dalle quali si produce ottimo vino; gli allevamenti di ovini che danno carne saporita e genuina e ottimo latte per i formaggi.

La cucina casolana è famosa per i cazzarielli pasta fatta in casa con acqua e farina da condire con salsa di pomodoro,  la coratella mantecata con uova e formaggio pecorino, la testina sotto in coppo con le patate, le pallotte di cacio pecorino solo per citarne alcuni; tra i tipici dolci locali spiccano le tòtere ovvero dei “coni” preparati con un impasto di uova, zucchero, farina ed altri ingredienti, fritti in olio di oliva e ripieni di crema pasticciera o al cioccolato.

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