Celano, Natalini (Pd) critica l’Amministrazione: «Impianti sportivi cittadini in abbandono»

CELANO – “Il Partito Democratico esprime profonda preoccupazione per la situazione in cui versa l’impiantistica sportiva celanese dove, la mancata programmazione e le scelte miopi della amministrazione stanno pregiudicando anche la crescita agonistica e culturale di tanti bambini ed appassionati.

La situazione attuale è molto grave: in 20 anni, non si è riusciti a mantenere, mettere in sicurezza ed ammodernare le strutture presenti e non si è voluto attuare investimenti per una diversificazione dell’offerta sportiva”.

Questo è quanto afferma in una nota Ermanno Natalini, segretario del Pd locale, a commento della situazione dei campi da calcio della città.

“La dimostrazione più eclatante è proprio la tribuna dello stadio, inutilizzabile da anni e dove, i costi per renderla nuovamente fruibile, sono aumentati a dismisura e ricadono sui contribuenti celanesi.

Solo per lo stadio comunale F. Piccone” continua ancora Natalini, “a causa della mancata manutenzione negli ultimi 20 anni, spendiamo circa 700mila euro (656.616,14).

Infatti, ai 610.000,00 previsti inizialmente, si è aggiunto un nuovo costo a carico del bilancio comunale per ulteriori 50mila euro.

Insomma, per una sola struttura, indebitiamo il comune e vediamo spesi all’incirca 700mila euro di soldi pubblici.

Tutto questo” evidenzia il segretario Dem, “in una condizione di assoluta inagibilità e di sostanziale abbandono anche per gli altri centri.

Sia le strutture sia il terreno di gioco di Borgo Strada 14, e dei campi Paris e Baruffa, risultano completamente inutilizzabili tanto che in questi giorni di pre campionato, come è già successo nella passata stagione sportiva, le varie società calcistiche celanesi si stanno rivolgendo a strutture di Comuni, più piccoli e limitrofi al nostro, ma con impianti più sicuri, moderni ed efficienti.

Chiediamo”, conclude la nota “che l’amministrazione comunale alle parole e agli annunci faccia seguire finalmente i fatti e attui una sana programmazione che consenta, al contempo, di consolidare seriamente quelle esistenti e far nascere e sviluppare altre discipline”.

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