Celebrando San Valentino nel caleidoscopio del concetto di amore e di fraternità

L’amore è un puzzle complesso, suddiviso da milioni di pezzi sagomati da lacrime di gioia e di dolore.

È il senso dei nostri valori più puri, ancorati su pianeti incontaminati.

In questo giorno speciale, celebre per gli innamorati, diamo forma alle nostre emozioni con segnali d’amore che ritroviamo nel nostro partner ma, soprattutto, nelle nostre radici, quelle che non possono subire mutamenti di scelta, restando dei punti fermi e indissolubili sul nostro passato, presente e futuro… proprio come i legami fraterni.

Paolo Ruffini in un contesto mediatico è riuscito a dare voce alla purezza dei bambini e il risultato è stato profondamente stupefacente.

Quando ha intervistato due fratelli Tommaso e Gaetano, 10 e 6 anni, il suo volto si è “sciolto” dalla bellezza del loro ‘Amare’.

“Quando diventerò grande mi mancherà lui… mi mancherà mio fratello”.

Queste parole di Gaetano, ossia del fratello minore, hanno inondato l’atmosfera con un brivido indescrivibile.

Tuttavia, il fratello maggiore Tommaso ha così prontamente risposto: “Io andrò a Parma, ho già deciso… c’è mia zia!”

Paolo Ruffini all’ascolto di questa affermazione ha voluto chiedergli incuriosito: “Senza di lui?” – (indicando il fratellino) e la risposta di Tommaso è stata: “Se vuole venire… Guarda che è lui a decidere, non posso decidere io la sua vita”.

Ruffini ha poi ripreso le parole del piccolo Gaetano cercando di mostrare al fratello maggiore quanta importanza c’è dentro quella frase sulla ‘mancanza’ e provando a farlo riflettere sulla condizione relativa alla sua ipotetica vita fuori sede, inconsapevole delle conseguenze malinconiche che avrebbe recato a suo fratello Gaetano.

Poi ha spiegato: “Quando cresci senza tuo fratello, ti mancherà tanto quell’appoggio perché ti verrà a mancare una parte”.

E riprendendo ha affermato: “Secondo me la protezione che tu hai (che è giustissima) ad un certo punto ti farà rendere conto della voglia che avrai nel vedere lui più felice di quanto lo sei stato tu e che, forse, il modo in cui tu sarai felice non sarà esattamente il suo… e lui troverà un suo modo per essere felice”.

Tommaso apprendendo queste parole, decisamente acute e pregne di significato, ha mostrato il suo coraggio nel ritornare sui suoi passi, esprimendo una frase davvero disarmante : “Se io vivo male basta che lui vive bene”.

In conclusione, questo “siparietto” tra la leggerezza dell’ingenuità e lo spessore di un pensiero denso di contenuto, catturando l’attenzione di alcuni, ha lasciato ergere quanto sia umanamente facile custodire l’amore nel presente di una coppia, ma talvolta quanto sia complicato proteggere la bellezza di tale sentimento verso i nostri compagni di crescita, gli unici che veramente ci hanno affiancato nel passato, congiungendosi al presente e al futuro dei nostri giorni.

E, poiché tutto questo è un dono meravigliosamente ‘Sacro’, ha un valore incommensurabile su qualsiasi altra storia giunta in seguito.

Pertanto, nel celebrare San Valentino, invitiamo a pensare ai nostri amori fraterni e, nella comprensione del termine famiglia, voleremo in alto anche nel nostro valore coniugale allargando gli orizzonti del bene verso chi abbiamo incluso successivamente nel nostro prezioso cammino per amore incondizionato.

Perché in fondo: “Nessuno è felice come chi sa di essere amato” Cit. Alda Merini