Centrosinistra su Consiglio: «I fondi per il caro bollette c’erano e grazie a noi sono venuti fuori. Vittoria parziale, ma la battaglia continua»

L’AQUILA – Conferenza stampa di mezzogiorno del centrosinistra al Consiglio regionale, dopo la seduta conclusa dopo e ore 1,30.

Giornata convulsa, quella di ieri, e dedicata ai bilanci post “battaglia”, almeno da parte dell’opposizione.

«Ci sono voluti tre mesi di mobilitazione per arrivare a un risultato che oggi possiamo rivendicare dopo il Consiglio regionale di ieri: 5 milioni alimenteranno un fondo-sostegni per il caro energia; 1 milione andrà agli impianti sportivi e si somma ai 970 di ieri; 3 milioni, invece, saranno dirottati per i sostegni alle famiglie dei disabili per la vita indipendente; più risorse europee rimodulabili per le imprese.

Questo il risultato che abbiamo ottenuto, dopo la valanga di rabbia e fango che Marsilio ha scaricato sul nostro ruolo e sulle nostre richieste solo perché ritenevano priorità gli interessi di gran parte della popolazione abruzzese, in difficoltà e vulnerabile», così i consiglieri del Pd, Abruzzo in Comune, Gruppo Misto e Legnini Presidente in conferenza a Pescara dopo il Consiglio finito a notte fonda.

«Chieda scusa Marsilio, all’opposizione che ha ripetutamente offeso con toni e accuse inaccettabili e agli abruzzesi che ha ignorato per ragioni che ignoriamo e ammetta, una volta per tutte, che nella manovra di bilancio del centrodestra le famiglie, le imprese, lo sport e i sostegni ai disabili ci sono grazie alla nostra protesta e  ai nostri emendamenti – proseguono i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro Mariani –.

Certo, i fondi da noi richiesti erano di più e spalmati su più annualità, ma la nostra mobilitazione non si ferma, andrà avanti finché i sostegni non saranno maggiori, finché le famiglie e le attività economiche e commerciali non riceveranno aiuti necessari ad andare avanti. Questo ci interessa e per questo abbiamo lavorato, affinché da nessun euro si arrivasse almeno a uno stanziamento, cosa avvenuta stanotte.

Avevamo detto che sarebbe stata opposizione dura finché non ci sarebbe stato un risultato e in aula lo abbiamo dimostrato e lavorato perché i nostri emendamenti passassero.

  1. Per famiglie e imprese avevamo chiesto 93,9 mln di euro per famiglie e imprese, che già a decorrere da questo ultimo scorcio del 2022 istituiva una dotazione iniziale su un fondo speciale per fronteggiare i maggiori costi energetici sostenuti per il caro energia. Il centrodestra ha avuto poco coraggio e oggi sono 5 i milioni assicurati per il 2023, ma li consideriamo solo un inizio. Una cifra minima rispetto a quella sperata, ma di certo meglio del niente che questo Governo regionale aveva previsto prima che noi chiedessimo insistentemente un intervento doveroso su questo tema. Secondo quanto da noi stabilito la dotazione iniziale per l’anno 2022 sarebbe stata di 14.213.572,93 euro; per l’anno 2023 di 36.699.087,70 euro; per il 2024 di 43.024.392,40 euro di contributi a fondo perduto a carico di famiglie e imprese che ne faranno richiesta. Per questo lavoreremo e continueremo a mediare, perché il momento è difficilissimo e va affrontato.
  2. Sempre grazie a noi arriviamo vicinissimi ai 2 mln di euro per lo sport. In aula ai 970.000 euro disposti ieri dall’esecutivo, si è aggiunto un milione di euro: fondi che saranno utilizzati per dare linfa alle associazioni sportive fiaccate, anch’esse, dallo shock energetico. Con le risorse sarà possibile sostenere interventi incisivi indispensabili per evitare la chiusura a breve degli impianti e, soprattutto, per salvare centinaia di posti di lavoro nel comparto dello sport abruzzese.
  3. Non sono state certo le promesse di Marsilio e della sua Giunta a reintegrare il capitolo sulla vita indipendente a cui il centrodestra ha tagliato oltre 2 milioni di euro, ma la nostra mobilitazione dentro e fuori dall’aula. L’emendamento passato a notte fonda ha riportato ragionevolezza e attenzione su un capitolo che non poteva essere falcidiato. Tre erano i milioni per rifinanziare la Legge sulla Vita indipendente previsti dal nostro emendamento prevede il rifinanziamento della legge regionale 23 novembre 2012, n. 57 (Interventi regionali per la vita indipendente), incrementandolo per l’anno 2022 per 3.000.000 di euro, per assicurare contributi alle famiglie che hanno in carico un disabile grave o gravissimo, al fine di garantire l’applicazione della misura della Vita Indipendente. Non si possono lasciare senza fondi soggetti che già vivono condizioni complicate, né è pensabile di poter giocare alle tre carte con queste vite, promettendo di ripristinare equilibrio con una variazione di bilancio che non si sa né quando e né se ci sarà e, soprattutto, di cui non è oggi nota la possibile entità.
  4. Le imprese. All’interno dell’emendamento abbiamo aggiunto che il fondo è integrato da una parte relativa alle imprese, affinché attraverso i fondi strutturali di investimento europei non ancora impiegati possano attingere risorse per il caro energia. Siamo ancora in attesa di conoscere dalla Giunta l’entità dei fondi rimodulabili e impiegabili a tale scopo, resteremo vigili anche su questo punto perché accada.
  5. Il mancato ristoro ai paesi termali. Nonostante i nostri sforzi non siamo riusciti a includere nell’emendamento i contributi che destinavano risorse per il turismo invernale a strutture ricettive di sei paesi montani quali: Salle, Abbateggio Lettomanoppello, San Valentino, Sant’Eufemia e Roccamorice. Si chiedevano 50.000 euro da destinare ad attività di accoglienza di questi centri e che si aggiungessero ai 150.000 che per due anni consecutivi sono destinati alla sola Caramanico per le Feste natalizie. Una cifra, quella da noi proposta, pensata per alberghi e B&B e altre strutture, a titolo di ristoro delle perdite derivanti dalla mancata riapertura delle Terme che davano economia a tutto il comprensorio, rimasto senza alcun sostegno e anche per equità, affinché tutta l’area potesse essere sostenuta».

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