Cercano di scassinare una cassaforte bancomat a Fossacesia. Arrestati dalla Polizia due pregiudicati romani

CHIETI – Cercano di scassinare uno sportello bancomat in pieno centro di Fossacesia, due pregiudicati romani arrestati dalla Mobile di Chieti.

I fatti sono a venuti nel pomeriggio di ieri. Gli agenti della Polizia, in servizio per la stagione estiva come deciso dal Questore di Chieti, mentre stavano pattugliando Fossacesia Marina, hanno tratto in arresto due pregiudicati romani, A.M. di anni 62 e I.G. di anni 59, per il reato di tentato furto aggravato ai danni dello sportello Atm di una banca sita sul lungomare.

I poliziotti sono stati attirati dalla presenza di un uomo che, a bordo di un’auto di pregio, ogni tanto ne discendeva, saliva sul vicino muretto ed osservava a distanza.

I due agenti, quindi, hanno notato che dalla tasca dei pantaloni dell’uomo, spuntava un oggetto di colore nero, poi accertato essere essere una radio ricetrasmittente. La pattuglia della Mobile, quindi, ha osservato che, non lontano dal posto, c’era uno sportello bancomat, posto in un locale chiuso con porta a vetri.

Fermato e controllato l’uomo a bordo dell’autovettura, identificato per un pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, i poliziotti hanno eseguito un controllo dello sportello bancomat. Qui, dalla porta a vetri, hanno visto che all’interno dell’area per i prelievi non vi era nessuno, ma comunque udivano chiaramente forti rumori, anche di trapano, provenienti dai locali retrostanti ai quali si accede da una porta allarmata che conduce al vano che ospita la la cassaforte del bancomat.

Dopo circa 40 minuti, dalla porta del locale, è uscito un uomo, con uno zaino in spalla. Questi è stato subito bloccato ed identificato. Anche lui noto pregiudicato per reati contro il patrimonio. Nello zaino sono stati trovati numerosi arnesi da scasso nonché sofisticata apparecchiatura elettronica idonea all’apertura di porte allarmate e casseforti.

Gli agenti hanno successivamente ricostruito che il reato non era stato portato a termine, nonostante la presenza di una ingente somma di denaro, oltre 80.000 euro, a causa di un inconveniente tecnico occorso al malvivente. Il pregiudicato, infatti, era riuscito ad aprire la porta del locale dove era la cassaforte, ma non la stessa cassaforte.

I due, quindi, sono stati arrestati e, su disposizione della Procura della Repubblica di Lanciano, la Pm Serena Rossi, sono stati trattenuti in attesa del processo con rito direttissimo al Tribunale di Lanciano. Al termine del rito abbreviato i due romani sono stati condannati alla pena della reclusione di 5 anni il sessantaduenne e 3 anni e 6 mesi il complice.  

Nei confronti dei due pregiudicati il Questore di Chieti ha inoltre emesso la misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Fossacesia per anni 3. 

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