Cercasi parcheggi ad Avezzano. Di Bastiano: “Quadrilatero dotato di 4.000 posti auto su strada mal gestiti”
AVEZZANO – “L’amministrazione di AVEZZANO cerca parcheggi in città, si ipotizza di usare il cortile della Corradini, madornale errore fino a prova contraria li ci sono le” SCUOLE DI AVEZZANO” e non si fa un parcheggio nel cortile di una scuola, altra ipotesi l’area di risulta della stazione ,per chi non lo sapesse quell’area è già parcheggio ed è di proprietà delle ferrovie – spiega Augusto Di Bastiano del Centro Giuridico del Cittadino -.
Il quadrilatero è dotato di 4.000 posti auto su strada mal gestiti, – continua Di Bastiano – va rivista tutta l’organizzazione dei parcheggi a pagamento, i parcheggi con disco orario sono una risorsa ,ma da quel che si vede sono tranquillamente usati come se il cartello non esistesse ed infine i parcheggi a strisce bianche dove si vedono stesse auto parcheggiate da mattina a sera.
IL CGC insiste nell’invitare l’amministrazione di Avezzano a non vendere l’area dell’ex scuola di via GARIBALDI finalizzata per costruire un palazzo , ma scelga la strada di destinarlo a parcheggio che sia a servizio del quadrante di Via Cataldi, via Corradini ,Via Montello, Via XX settembre.
Mi chiedo ma il PGTU del 2002 che valore ha? vediamo cosa ci dice il PGTU(2002) “Le nuove infrastrutture di parcheggio andrebbero localizzate a contorno delle aree a maggior criticità. Non è auspicabile una loro localizzazione all’interno del Quadrilatero, in quanto l’obiettivo è quello di scaricare tale area dal traffico in eccesso .ed il PGUT ha anche individuato le aree nelle quali c’è maggior carenza di sosta e nelle quali, quindi, andrebbero localizzate le nuove infrastrutture. e l’area cittadina con maggior criticità è l’area delimitata da Via Cataldi, via Corradini ,Via Montello, Via XX settembre.”
Le decine di ristrutturazioni che si stanno facendo all’interno del quadrilatero che impatto avranno sulla circolazione stradale? PER saperlo c’è Il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) piano che la città non ha.
Redigere il PUMS significa dare avvio ad un processo complesso di pianificazione della mobilità e dei trasporti, in grado di elaborare soluzioni innovative e sostenibili dal punto di vista finanziario, sociale ed ambientale, per rispondere alle dinamiche endogene ed esogene che influenzeranno l’assetto del territorio negli anni a venire”, conclude.