Chiude “Il Libraio di Notte” di Paolo Fiorucci: «Quattro anni pieni dei destini di tanta gente stipati in soli dieci metri quadrati di meraviglia»

Paolo Fiorucci (foto di Francesca Santacroce)

Chiude, dopo quattro anni di attività, “Il Libraio di Notte” a Popoli.

Non solo una libreria, ma un vero laboratorio culturale e fucina di fermenti artistici a livello regionale, animata dalla presenza di gente, amici, personaggi che ne hanno fatto un punto di riferimento insostituibile.

E anche se Paolo Fiorucci, il creatore di tanta bellezza, rassicura tutti dicendo che Il Libraio di Notte continuerà ad essere, anche se in altre forme, sono moltissimi coloro che hanno manifestato il loro dispiacere con “un fiume di messaggi ricevuti su Facebook, Instagram, WhatsApp, sms, tramite piccione viaggiatore, pizzini e telepatia” come scrive Paolo con tenera ironia.

Noi, purtroppo, non abbiamo fatto in tempo a visitare la sua bottega, ma ne abbiamo scritto immaginandolo spesso seduto sulle scale come ritratto nella foto di copertina e, in un certo senso, ci siamo sentiti parte di quel mondo.

E siamo dispiaciuti, caro Paolo anche se tu, con bontà paterna, ci parli dei tanti progetti che hai in mente.

Non abbiamo dubbi e ti auguriamo il meglio, ma è altrettanto vero quello che scrivi: “Dovremmo essere più attenti, avere più cura, e non dimenticarci di cosa consideriamo valore”.

Come dice una verità sacrosanta la scritta, di cui ci racconti, che campeggia all’entrata della libreria Langella di Napoli: “Le piccole librerie e i negozi vanno curati quando sono aperti, non commemorati quando chiudono”.

«Non mi resta che scrivere un gigantesco GRAZIE a chi ha sostenuto, senza se e senza ma, la mia piccola libreria nel centro storico. Qualcuno dice che ho fatto il possibile e anche un po’ l’impossibile. Quello che non sapete è che l’avete fatto anche voi».

Questo il saluto di Paolo Fiorucci che ci esprime anche ciò che ha vissuto “negli ultimi quattro anni, così pieni dei destini di tanta gente stipati in soli dieci metri quadrati di meraviglia.

Perché alla fine, diciamocelo, i libri non sono così importanti. Sono importanti le storie, e le storie le fanno le persone, che sono come le parole, significano qualcosa solo quando le metti insieme”.

E Il Libraio di Notte ha fatto sì, la storia, con un progetto che ha attraversato e unito le vite di molti lasciando una traccia che, ne siamo sicuri, sarà indelebile.

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