Chiusura dei pronto soccorso di Pescina e Tagliacozzo. La Regione rassicura, ma per l’opposizione il problema c’è. Domani presidio Pd all’ospedale di Avezzano
AVEZZANO – Pronto soccorso di Pescina e Tagliacozzo, si rinfuoca la polemica sulla loro eventuale chiusura notturna.
Tutto ha preso inizio dalla notizia che la Asl1 avrebbe presentato, su indicazione del responsabile del dipartimento competente, una proposta per la chiusura notturna dei due pronto soccorso, per poter così risparmiare su co.co.co e prestazioni aggiuntive.
Una proposta che rispondeva alla richiesta, fatta dall’azienda sanitaria aquilomarsopeligna, di indicare i possibili tagli da poter effettuare per rispondere alla necessità di risparmiare un ulteriore 2% nel bilancio della stessa Asl1.
Bilancio e, piano finanziario, che poi sarebbe stato sottoposto al vaglio della Regione per essere inserito nell’atto aziendale, e il tutto, poi, da portare al tavolo ministeriale di monitoraggio per evitare il commissariamento della sanità abruzzese.

Qui le strade si dividono fra chi sostiene che al Regione non abbia accolto il taglio del servizio notturno nei due pronto soccorso di Pescina e Tagliacozzo, e chi, invece, sostiene che il taglio sarebbe operativo.
Partiamo dalla Regione Abruzzo che ha chiarito la vicenda con l’intervento dell’assessore regionale al Bilancio, Mario Quaglieri e con il capogruppo d Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia: «Non c’è nessun pericolo per il ridimensionamento dei PPI di Pescina e Tagliacozzo.
La delibera della Asl sulla riduzione della spesa del 2% evidenzia una ricognizione dei capo dipartimenti, a cui abbiamo già fatto notare che non dovranno coinvolgere il personale così come da indirizzo politico, quindi, fino a quando il ministero non darà indicazioni diverse i PPI di Pescina e Tagliacozzo non subiranno quel tipo di taglio così come abbiamo concordato anche con l’assessore Verì».


E quindi la parola ai principali interessati, ovvero i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Pescina e Tagliacozzo.
«MI rifaccio al dichiarato dell’assessore Quaglieri e del capogruppo di Fd’I Verrecchia, second i quali il taglio non sarebbe stato accolto nell’atto della Regione. Se le cose stano in questo modo nulla sarebbe cambiato», la dichiarazione del Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio.
«Con il Sindaco Zauri e tutta l’Amministrazione di Pescina – ci ha detto il Vicesindaco e assessore alla sanità del Comune di Pescina Luigi Soricone – ci siamo subito mossi.
Il taglio era stato proposto dal capo dipartimento, ma non sarebbe stato accolto dalla Regione che mantiene aperti anche la notte i pronto soccorso di Pescina e Tagliacozzo.


È ovvio – conclude Soricone – che la nostra attenzione e vigilanza è massima e comunque chiederemo anche che se ne parli in una prossima riunione del Comitato ristretto dei Sindaci. Pescina non mollerà sul suo ospedale».
Di avviso opposto alla tesi che i due presidi non chiuderanno il servizio notturno è il Movimento Cinquestelle di Avezzano Marsica col coordinatore Massimo De Maio: «La destra di Marsilio, Verrecchia e Quaglieri, in 7 anni di disastro sanitario che hanno riportato l’Abruzzo sull’orlo del commissariamento è riuscita a fare peggio dei suoi predecessori anche sui servizi territoriali e, dopo aver prodotto 200 milioni di deficit nei conti della sanità pubblica, dopo aver aumentato le tasse regionali nel tentativo di tappare il buco facendo pagare ai cittadini le loro incapacità, continua a tagliare servizi essenziali proprio dove, in campagna elettorale, aveva promesso di potenziarli.

Probabilmente si tratta di una prima attuazione delle politiche del Governo Meloni sulle aree interne: ritenere inevitabile il declino delle aree interne ed abbandonarle al loro destino, senza soldi e con sempre meno servizi, a fronte di tasse sempre più alte.
Ci auguriamo che non solo i Sindaci di Tagliacozzo e Pescina si facciano portavoce dell’indignazione dei cittadini per la gravissima situazione della sanità in Marsica ma che anche i consiglieri comunali che nella scorsa tornata elettorale regionale hanno portato voti ai candidati della destra marsicana, ritrovino voce e dignità per denunciare i continui tradimenti dei loro rappresentanti».
Anche il PD, con il senatore Michele Fina e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, vedono la questione in modo allarmante: «Non è una semplice razionalizzazione – dichiarano Fina e Pietrucci – ma un vero e proprio colpo di grazia a una sanità già fragile. Le nuove misure agiscono su forniture e materiali essenziali, aggravando una situazione che da anni denunciamo: mancanza di farmaci, carenza di presìdi sanitari, servizi sempre più inaccessibili.
Particolarmente colpiti saranno i presidi della Marsica, come quelli di Tagliacozzo e Pescina, che subiranno nuovi tagli ai servizi erogati ma anche nell’aquilano con la demedicalizzazione della sede di Montereale. Una scelta scellerata che penalizza ancora una volta i territori più decentrati e le aree interne, già ampiamente penalizzate da una gestione sanitaria miope.


Gravissimi, inoltre, i tagli alla spesa per il personale: nel 2025 saranno colpiti i lavoratori somministrati e gli appalti esterni; dal 2026 si prevede una riduzione di oltre 4 milioni di euro sulla spesa di personale. Questo si tradurrà in meno medici, meno infermieri, meno operatori socio-sanitari, e quindi in servizi sempre più lenti, inefficienti e disumani.
La situazione – proseguono i rappresentanti del PD – è ormai fuori controllo. Dopo l’aumento delle tasse deciso dalla Giunta Marsilio per ripianare i bilanci dissestati, oggi si mette mano alle casse dell’ASL, raschiando letteralmente il fondo del barile. Ma a pagare sono i cittadini, soprattutto i più fragili, i malati cronici, gli anziani. Serve un’ampia mobilitazione nei territori e presso i sevizi interessati dai tagli, per rompere il silenzio e informare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo nel buio delle stanze del potere regionale e delle direzioni aziendali e infatti domani saremo davanti all’ospedale di Avezzano a protestare.
Siamo di fronte al sistematico smantellamento del servizio sanitariopubblico e universalistico – concludono Fina e Pietrucci – contro cui daremo battaglia nelle sedi istituzionali e nelle piazze. La salute è un diritto costituzionale e non può essere sacrificata sull’altare del disastro gestionale della destra abruzzese».
Sempre dal PD arriva la posizione della segretaria del Circolo di Avezzano, Anna Paolini, che definisce “da irresponsabili” chiudere i servizi di Pescina e Tagliacozzo: «La delibera approvata dalla ASL 1 il 7 luglio scorso segna un nuovo punto di non ritorno per la sanità pubblica nella Marsica. Con la soppressione del turno notturno nei Punti di Primo Intervento di Tagliacozzo e Pescina, si compie un atto gravissimo di dismissione dei servizi essenziali per il nostro territorio.

Si parla di riorganizzazione, ma la verità è che si sta spegnendo l’unico presidio sanitario disponibile di notte per decine di migliaia di cittadini marsicani. Ridurre tutto a una questione di contenimento di spesa, senza garantire la presenza di personale medico, significa giocare con la salute delle persone.
Da anni denunciamo che la sanità nelle aree interne viene trattata come un peso e non come un diritto. Questa decisione – ribadisce la Paolini – è l’ennesimo segnale di abbandono da parte della Regione. Dov’è finita la promessa del centrodestra che parlava di una sanità vicina ai territori? Dov’è finita la parola data solo pochi mesi fa dal capogruppo Verrecchia, che assicurava che nessun servizio sarebbe stato tagliato?
La verità è che la Giunta Marsilio sta smantellando in silenzio l’emergenza-urgenza nella Marsica, e lo sta facendo con un cinismo che non possiamo più accettare. Come Partito Democratico di Avezzano, esprimiamo preoccupazione e totale contrarietà a queste scelte.
Siamo al fianco dei sindaci, dei comitati locali e di tutti i cittadini che stanno già alzando la voce per difendere ciò che resta di una rete sanitaria già fragile. Serve una mobilitazione larga e determinata per impedire che la Marsica venga lasciata sola davanti alle emergenze. E serve un cambio di passo netto: prima che sia troppo tardi.
Questa delibera ci ha dato l’ennesimo motivo per denunciare la negazione del diritto alla salute e domani alle 10,30 – conclude la Paolini – saremo davanti l’ospedale di Avezzano, insieme al Patto per Avezzano e ai rappresentanti istituzionali regionali e provinciali della coalizione e il senatore Michele Fina».



