Chiusura negozi-dl ristori-consumi. Le proposte di Fiesa-Cna e Federconsumatori

AVEZZANO – Dopo appena pochi giorni di zona arancione, il territorio risente ulteriormente delle restrizioni dovute. Scendono allora in campo ancora una volta le associazioni di categoria, che cercano di proporre idee ed evidenziare criticità.

Una soluzione arriva da Fiesa Confesercenti, che nell’ambito del piccolo e medio imprenditorato, propone la seguente manovra:”Quello che la Fiesa Confesercenti Regionale Abruzzo e Molise chiede è un vero e proprio “Atto di solidarietà” da attuare “adottando il negozio alimentare sotto casa”. L’iniziativa intende contribuire a limitare le difficoltà e permettere di superare l’emergenza con meno perdite e aiutare gli imprenditori in difficoltà. Alla base dell’iniziativa c’è un principio semplice e funzionale. Visto che è sempre più difficile, se non impossibile, acquistare con serenità e tranquillità prodotti per l’alimentazione quotidiana, “Si può ordinare cibo da asporto o prenotare la consegna a casa”. Con questo atto di solidarietà si invitano gli abituali clienti e i loro amici e conoscenti, a ordinare i prodotti alimentari al loro negozio abituale.”

Più critica invece CNA, la quale pone l’accento su quello che l’associazione definisce un criterio sbagliato di conteggio dei ristori, proponendo un riconteggio basato su questa valutazione:”Il crollo della domanda sta interessando segmenti sempre più ampi di mercato, tali da rendere chiaramente inadeguato il meccanismo dei codici Ateco, che richiedono quotidiani aggiustamenti. Diventa quindi indispensabile adottare come criterio per acceder al contributo a fondo perduto il calo di fatturato, unico strumento che effettivamente fotografa l’andamento delle imprese. In questa logica il riferimento non può essere limitato allo scorso mese di aprile ma dovrà tenere in considerazione un periodo più congruo, considerando la ciclicità di molti settori dell’economia.”

Infine ci giunge anche una denuncia di Federconsumatori, che nel quadro dei consumi ravvisa una mancata proroga di scadenze. Questo quello che evidenziano:”L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha deciso con una Delibera del 3 Novembre 2020 di non prorogare oltre la data del 31 Dicembre 2020, le agevolazioni sulle bollette di luce, acqua e gas relativa agli immobili inagibili delle aree colpite dal sisma del 2016 (Centro Italia) e del 2017 (Ischia). Una scelta estremamente grave, che ci auguriamo il Governo intervenga a correggere al più presto, a maggior ragione dal momento che il “Decreto Agosto” prevede tale possibilità (art. 57, comma 18, lettera b) del D.L. n. 104/2020). Troviamo inspiegabile la decisione di non prorogare la sospensione: così non si fa altro che inasprire ulteriormente le situazioni di forte difficoltà già determinate dalle conseguenze della pandemia. In più, va considerato che nei territori interessati la ricostruzione degli immobili è ancora ben lontana dalla fase di conclusione e migliaia di immobili sono ancora inagibili. Non è quindi pensabile che i cittadini sopportino il costo delle bollette per delle case che fisicamente non possono abitare.”

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