Ci ha lasciati il Professor Antonio Peduzzi: il mondo della cultura e della scuola in lutto. Era stato dirigente politico e docente al Liceo Classico di Avezzano

AVEZZANO – Grave perdita per il mondo della cultura e della scuola abruzzesi e non solo. Ci ha lasciati, infatti, il Professor Antonio Peduzzi, 77 anni, studioso di filosofia, giornalista, autore di saggi di critica filosofica e dirigente politico e sindacale della sinistra abruzzese.
Il Professor Peduzzi è morto questa mattina nell’ospedale di Avezzano, dove era ricoverata da qualche giorno per un aggravamento delle sue condizioni di salute.
Docente di filosofia preso il liceo classico “Alessandro Torlonia” di Avezzano, dove tanti ragazzi lo hanno conosciuto e seguito anche dopo il corso di studi, Peduzzi era anche giornalista, aveva scritto per Il Manifesto e Il Messaggero, ma soprattutto era un autore di numerosi saggi di filosofia e critica filosofica.
Marxista operaista, come amava definirsi, ha analizzato e studiato gli aspetto più complessi del pensiero filosofico di Marx e di altri pensatori dell’età moderna e contemporanea, con un modello di speculazione tanto originale, quanto complesso, ma trascinante.
Autore con il suo amico Mario Tronti, altro grande pensatore della sinistra italiana, di numerosi interventi e saggi sul futuro della sinistra e soprattutto della rappresentanza dei lavoratori e delle classi svantaggiate, il Professor Peduzzi ha dato alle stampe interessanti scritti, il più originale dei quali, che al momento della pubblicazione, nel 2020, suscitò anche l’interesse dei media nazionali, è “Tex l’Operaista”, studio ragionato sul noto personaggio dei fumetti, finalizzato a comprendere se il personaggio e il suo agire fosse più ascrivibile alla sinistra o alla destra.
Le sue opere pubblciate nel periodo più recente sono “Lo spirito della politica e il suo destino” (Roma 2006), “A Cartagine poscia io venni” (Roma 2011), “Tesi sulla tesi undici” (Salerno 2015), “Deserto di ghiaccio” (Salerno 2017), “Esercizi dei fatica del concetto” (Chieti 2018).
Antonio Peduzzi è stato anche dirigente del Pci negli anni ’70 e ’80 e poi dei Ds, nonché attivo nella Cgil della Marsica. Il Professor Peduzzi lascia la moglie Silvia oltre a due fratelli e una sorella.

A tracciare un ricordo e un pensiero per questo intelelttuale che ci lascia, è il snetaore marsicano del Pd, Michele Fina: “Apprendo con profonda tristezza della scomparsa del professor Antonio Peduzzi. Filosofo rigoroso, insegnante appassionato, intellettuale libero e mai conformista, ha saputo guidare generazioni di studenti nel pensiero critico e nell’amore per la conoscenza.
Ricordo, tra le sue numerose pubblicazioni, “Lo spirito della politica e il suo destino: l’autonomia del politico, il suo tempo”, frutto del dialogo inesaurito con Mario Tronti e testo su cui abbiamo molte volte discusso. Antonio ha offerto sempre riflessioni originali e coraggiose sui temi della ragione, dell’etica e della responsabilità nella società contemporanea.
Ne ricorderò sempre l’acutezza, la franchezza e la capacità di cogliere ciò che davvero conta. Alla sua famiglia e a quanti gli hanno voluto bene rivolgo il mio pensiero più sincero e partecipe”.

Questo il cordoglio espresso dal Direttivo Fiom-Cgil LFoundry di Avezzano: “Abbiamo appreso questa mattina della scomparsa del compagno Antonio Peduzzi.
Antonio, in aggiunta ai meriti scientifici ed accademici testimoniati dalle sue numerose pubblicazioni su Marx e dal suo vissuto nella scuola come insegnante di filosofia, grazie alla sua grande amicizia con Mario Tronti, uno dei principali teorici del marxismo operaista, ha aggiunto costantemente una sensibilita’ ed una attenzione ai problemi dei lavoratori che noi non possiamo dimenticare.
In particolare con noi delegati FIOM della Lfoundry ha sempre tenuto una linea continua di interesse ai problemi sindacali ed alle varie problematiche della “vita di fabbrica” che ha sempre poi saputo ben descrivere nei suoi articoli giornalistici e nella sua testimonianza di cittadino attento .
In piu’ ci ha spesso coinvolti in iniziative innovative atte a sensibilizzare l’opinione pubblica ed i suoi stessi studenti favorendo un nostro diretto contatto con gli stessi all’interno delle strutture scolastiche con un metodo non ortodosso ma di grande significato ed interesse per noi e per i suoi ragazzi.
Nel dicembre del 2012 dopo che i vertici aziendali della Micron dichiararono 700 esuberi il prof Peduzzi porto’ i suoi studenti del Liceo Classico di Avezzano a manifestare insieme ai lavoratori davanti i cancelli della fabbrica. In quella giornata Antonio si commosse quando realizzò che il futuro industriale e occupazionale dello stabilimento di Avezzano era molto incerto.
Per questo, oggi siamo particolarmente tristi e sicuri di sentire per sempre la sua mancanza, uomo intelligente ed intricato che ci ha sempre messo con i suoi modi di fronte alle nostre responsabilita’ di rappresentanti dei lavoratori e di uomini.

Questo invece il ricordo del segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo: “Leggo sulla pagina della Fiom Provincia AQ della morte di Antonio Peduzzi, per decenni corrispondente de Il Manifesto dell’Abruzzo.
Gli avrebbe fatto enormemente piacere il comunicato stampa con cui lo ricorda la rsu LF Foundry, lui era un comunista che davanti alla fabbrica da militante o da giornalista ci ha passato la vita. Una volta mi scrisse: “Ho sempre visto che ai cancelli delle fabbriche gli operai capivano i miei discorsi politici. Mentre nel PCI, nella CGIL e nella scuola era diffusa l’opinione che parlassi in modo incomprensibile”.
Era un operaista legatissimo a Mario Tronti da amicizia e stima infinita, autentica devozione. Era un grande intellettuale e ci ha lasciato libri forti e meditati come quello su Heidegger https://www.edizionisolfanelli.it/esercizidifatica.htm.
E da vero marxista operaista era un estimatore della Sergio Bonelli editore, da Tex Willer a Ken Parker, con articoli bellissimi sul Manifesto. A Tex, come al suo maestro Mario Tronti, dedicò un libro https://www.edizionisolfanelli.it/texloperaista.htm
“Si può discutere di Dylan Dog. Di Zagor. Di Mister No. Ma solo Tex ha disegnato e stilizzato un’epoca, dal momento che la lunga durata definisce l’appartenenza di qualcosa alla storia”, “lottare dalla parte dei deboli, giusto lo è sempre”.
La terra ti sia lieve compagno e grazie per la tua amicizia”.