Civita D’Antino Scalo: un’intera frazione senza internet veloce

CIVITA D’ANTINO SCALOCivita D’Antino Scalo, frazione di Civita d’Antino, da sempre snodo nevralgico ed economico del territorio.

Negli anni ’80 fu un’importante zona industriale della Valle Roveto, sede operativa di grandi industrie tessili e manifatturiere.

Nonostante vanti l’unica Stazione Ferroviaria dell’area, di cui si servono tutti i centri abitati limitrofi (Morino, Grancia di Morino, Pero dei Santi, Civita Capoluogo e contrade) nonché una posizione strategica, ad oggi non gode dei vantaggi offerti dalla fibra ottica.

Sono molteplici le attività commerciali ed imprenditoriali che risentono del disservizio (Farmacia, Bar, Barbiere, Parrucchiera, Estetista, Risto-Pub, Ferramenta, Fabbro, Forno, Pasticceria, società di grafica/internet, web tv locali, etc.).

Inoltre, all’aspetto economico si affianca quello didattico.

Nella frazione, sono presenti numerosi nuclei familiari con studenti frequentatori della scuola dell’obbligo e degli istituti secondari di secondo grado.

Le attività commerciali ed i privati cittadini subiscono chiari disagi nonché danni economici a causa della mancanza di una connessione internet stabile e veloce.

Roberto Zaina, imprenditore locale, si è fatto portavoce della problematica interessando il Vice Sindaco Matteo Di Fabio il quale, in una lettera pubblica, ha così sollecitato la società Telecom Italia e la Regione Abruzzo, al fine di trovare una ragionevole soluzione:

«Le problematiche delle aree interne sono davvero moltissime. Sono venuto a conoscenza del disservizio grazie a Roberto Zaina.

Oggi, il flusso di dati per poter usufruire dignitosamente dei servizi offerti dal Web si è innalzato in modo esponenziale.  Si riscontrano problematiche sia commerciali che didattiche (video lezioni nella DaD, videoconferenze etc.).

Senza una connessione in fibra ottica, risulta difficile garantire un dignitoso diritto allo studio ed applicare una politica stimolante nei confronti delle attività economiche delle aree interne, già penalizzate dal discorso geografico.

Spero in un riscontro da parte della Regione e dalla società Telecom Italia».

A breve, si procederà anche con una petizione.

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