Coldiretti Abruzzo: si cercano urgentemente lavoratori nei campi

Coldiretti Abruzzo lancia quest’invito. “Aiutate l’ agricoltura che non può fermarsi, per assicurare un bene necessario: il cibo.”

La mancanza di lavoratori in campagna ha mille risvolti e conseguenze – afferma Coldiretti Abruzzola situazione è preoccupante e tra qualche settimana lo sarà ancora di più. E’ necessario fronteggiare l’emergenza lavoro e trovare soluzioni per salvare il raccolto. Ci sono aziende dove mancano all’appello anche trenta operai e sarà difficile assicurare la produzione senza conseguenze. Lanciamo un appello a tutti coloro che in questo momento sono in difficoltà economica e, nello stesso tempo, vogliono aiutare l’agricoltura che non si è fermata e non può fermarsi”.

Dunque, “AAA LAVORO NEI CAMPI CERCASI” e anche urgentemente.

Urgentemente si perché, non solo mancano gli operai, il Covid non ferma i cinghiali che, più indisturbati che mai, continuano a scorrazzare nei campi creando non pochi problemi. E’ una corsa contro il tempo per salvare la produzione agricola abruzzese. Dunque è un problema che non riguarda solo la manodopera.

Ma è soprattutto di quella che si ha bisogno in campagna, di manodopera, per provvedere alle lavorazioni del periodo, per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura. Con il blocco delle frontiere è a rischio più di ¼ del Made in Italy a tavola e a risentirne in questo momento sono maggiormente le zone di produzione orticola, tra cui sicuramente il Fucino per la grande concentrazione di aziende e di manodopera specializzata nella produzione di carote, patate, finocchi, radicchio e altri ortaggi da cui dipende la sopravvivenza di questa parte della Penisola.

Ma ci sono anche altre zone in difficoltà, dal pescarese al chietino fino alla provincia teramana. E ad aggravare la situazione in questo momento c’è anche il proliferare dei cinghiali che, con pochi lavoratori a presidio dei campi e le forze dell’ordine impegnati nei controlli stradali, scorrazzano indisturbati anche di giorno con gravi danni  a semine, foraggi, frutta, ortaggi e vigneti minacciando anche gli animali della fattoria e la sicurezza delle persone. In Abruzzo si stima una presenza di circa 100mila cinghiali con conseguenze ben immaginabili.

La Coldiretti ha varato la banca dati “Jobincountry” autorizzata dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono. L’iniziativa è estesa a tutta la Penisola perché tale scenario accomuna in questo periodo quasi tutte le regioni italiane. Attiva da alcuni giorni, Jobincountry è rivolta a persone con le più diverse esperienze: dagli studenti universitari ai disoccupati, ma tra i primi ad aver fatto richiesta di informazioni ci sono anche operai, blogger, responsabili marketing, laureati e addetti del settore turistico

Il progetto è stato avviato in autonomia – sottolinea la Coldiretti – in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre peraltro  trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli.

Job in Country è la piattaforma di intermediazione della manodopera autorizzata dal Ministero del Lavoro della Coldiretti che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo.
Si pone infatti l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità.

Vanno infatti specificate – precisa la Coldiretti – mansioni, luogo e periodo di lavoro ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità. L’attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio. 

Sul portale JobinCountry raggiungibile dal sito https://www.coldiretti.it/è possibile: 

  • per le aziende, inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione);
  • per chi è in cerca di occupazione, è possibile inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali.

Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione siamo stati costretti ad assumere direttamente l’iniziativa” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “la necessità di introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza, senza dimenticare la ricerca di accordi con le Ambasciate per favorire l’arrivo di lavoratori stranieri che nel tempo hanno acquisito spesso esperienze e professionalità alle quali ora è molto difficile rinunciare”.

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