Avezzano – Piazza del Mercato: Come a Trantor…

AVEZZANO – Chi ha letto, vissuto la fantascienza degli anni ’50 e ’60 non potrà dimenticare “Cronache della Galassia” di Isaac Asimov, primo libro di quella trilogia, poi divenuta quadrilogia e ancor di più, man mano che l’idea del Suo Autore evolse verso una visione più sinottica dell’impero galattico e delle sue vicende.

“TRANTOR Pianeta capitale del vecchio impero galattico, dimora dell’imperatore e centro amministrativo. 200 milioni di km2 circa di terra ricoperta dal metallo ad eccezione dei giardini imperiali situati nel palazzo dell’imperatore...” In quel giardino vero sta in particolare l’albero con foglie e frutti, l’unico rimasto dopo il crollo dell’Impero…
“Sui fiumi di Babilonia sedevamo e piangevamo al ricordo di Sion…Ai salici appendemmo le nostre… catene…“

Si modifica così il salmo famoso…Anzi si modificherebbe così se gli alberi fossero come quelli che stanno sorgendo nella Piazza del Mercato di Avezzano…
Alberi strani, alberi di metallo che sembrano quelli di “Cronache del dopobomba”…

Chi mai potrebbe pensare di sostituire alberi veri con alberi di latta, alberi di metallo al posto di ciò che Madre Natura ha inventato di più superbo al mondo?
Eppure ciò è avvenuto…


Nessuno sonata a Kreutzer, ma solo una mesta marcia funebre sonata da un’orchestra di paese…
Una marcia funebre che segna anche la sconfitta di una città di fronte al più bieco affarismo, nascosto dietro le pieghe di un vestito plissettato di un signora degnerata…
Ieri, un cagnolino guardava perplesso uno di quegli alberi, forse non lo riconosceva come albero…
