Con una spettacolare esplosione prende il via la ricostruzione del Viadotto Fornaca sulla A24

Circolazione garantita in entrambe le direzioni e cantierizzazione in continuità per abbattere anche tempi e disagi

Una sequenza di suoni di corno e una serie di detonazioni hanno interrotto il silenzio prima dell’alba all’imbocco della Conca aquilana, nel territorio di Lucoli.

Esplosioni delle microcariche che hanno consentito l’abbattimento controllato di una parte del Viadotto Fornaca sulla autostrada A24, in direzione L’Aquila.

Un intervento chirurgico che ha cancellato metà viadotto dal paesaggio in pochi secondi, permettendo di riaprire l’autostrada alla circolazione già dalle 7 di questa mattina, in piena sicurezza, in entrambe le direzioni sulla carreggiata opposta.

L’operazione di abbattimento controllato, la prima di questo genere sulla A24, si inserisce nel piano di messa in sicurezza antisismica dei viadotti delle autostrade A24 e A25, avviata lo scorso anno dalla concessionaria Strada dei Parchi con lo smontaggio e la completa ricostruzione delle carreggiate ovest di ben sei viadotti.

Lavori di ricostruzione e adeguamento antisismico che proseguiranno nei prossimi mesi su altri viadotti della tratta fra gli Svincoli di Tornimparte e L’Aquila Ovest, con il fine di mettere in sicurezza l’intera tratta e quindi il collegamento della città di L’Aquila con la direttrice Roma – Pescara.

Il viadotto Fornaca, come i suoi vicini sulla tratta aquilana, è infatti tra i primi costruiti sulla rete A24-A25. Otto campate in cemento armato precompresso che sfiorano i trenta metri di altezza e che sostengono più di 300 metri di sede autostradale.

Nei suoi oltre cinquant’anni di servizio ha superato brillantemente la prova dei recenti terremoti, garantendo nel 2009 l’arrivo di soccorsi tempestivi alle popolazioni colpite. Oggi è giunto il momento di sostituirlo con una nuova struttura, di maggiore durata e resistenza.

“Il nuovo Viadotto Fornaca conserverà il tracciato e la conformazione del vecchio ma sarà ricostruito con i criteri ingegneristici più avanzati e adeguandolo alle più recenti normative sismiche sulle costruzioni” dichiara l’ingegnere Stefano Ventura, direttore dei lavori.

La scorsa notte l’area dell’intervento è stata evacuata nel raggio di 200 metri.

Il suono del corno, come nella tradizione degli artificieri, ha dato il segnale di via all’effetto domino delle microcariche, sapientemente posizionate nei punti di indebolimento in fase preparatoria. Una quantità di esplosivo irrisoria rispetto alla mole colossale, perché la struttura viene indebolita e le microcariche inducono una torsione in speciali punti cerniera che ne facilita il collasso.

Tutto è stato pianificato nei minimi dettagli nelle scorse settimane per garantire il massimo controllo e sicurezza in ogni fase.

“La struttura viene attrezzata con strumenti di misurazione degli effetti indotti dalle operazioni di abbattimento e con sismografi per il monitoraggio prima, durante e dopo l’abbattimento” spiega l’ing. Ventura. “Sono inoltre previsti dispositivi di protezione per il contenimento di eventuali proiezioni di materiale”.

Alle ore 5:44 di oggi la carreggiata est del Viadotto Fornaca si è accartocciata come un castello di carte. Le tempestive verifiche degli addetti alla sicurezza hanno permesso di riaprire al transito dei veicoli la carreggiata opposta nei tempi previsti, dopo sole tre ore di chiusura al traffico tra L’Aquila Ovest e Tornimparte. Nei prossimi giorni verranno rimossi i detriti del viadotto abbattuto.

“E’ la conferma dell’efficacia di un metodo, fortemente voluto da Strada dei Parchi”, dichiara l’amministratore delegato Riccardo Mollo “che permette di contenere al massimo i tempi di svaro dei piloni e degli impalcati, con una demolizione istantanea, e di mantenere sempre in esercizio l’autostrada, riducendo al minimo i disagi per i nostri clienti. Demolizione e ricostruzione del viadotto avvengono su una sola carreggiata alla volta, mentre l’altra resta riservata al transito dei veicoli. In questo tratto dell’autostrada A24, dove occorre intervenire con più urgenza per la presenza di opere realizzate con criteri antisismici obsoleti e vicine ai crateri dei recenti terremoti, abbiamo inoltre pianificato una cantierizzazione in continuità tra i viadotti interessati dagli interventi di ricostruzione. In questo modo verrà risparmiato ai nostri clienti il fastidioso zig-zag tra le carreggiate, e potremo procedere tutti, automobilisti e cantieri, più speditamente. Nella tratta saranno inoltre sempre garantiti dei segmenti di alleggerimento, in cui sarà consentito sorpassare i veicoli più lenti”.

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