Confagricoltura: I ristori adeguati e tempestivi annunciati dal Governo devono essere estesi alla filiera agroalimentare

L’Aquila – La recrudescenza della pandemia suggerisce interventi prioritari sulla salute pubblica ma, a seguire, è necessario tener conto delle conseguenze economiche delle nuove misure assunte dal governo per frenare la diffusione dei contagi. Il presidete di confagricoltura Fabrizio Lobene, scrive al presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio.

“Il settore della ristorazione, dell’agriturismo, delle mense è tra quelli presi in considerazione dai provvedimenti del governo. Le limitazioni dell’attività stanno già avendo un impatto negativo nel più vasto settore agroalimentare.

I ristori adeguati e tempestivi annunciati dal governo devono essere estesi alla filiera agroalimentare. Qualsiasi esclusione sarebbe incomprensibile ed ingiustificata.

Riteniamo indispensabile chiedervi un incontro prima di decidere eventuali misure che riguardino limitazioni alle attività produttive e commerciali, diversamente si rischia di introdurre azioni che creeranno miseria, disperazione sociale e azioni incontrollabili sulle decisioni governative.

La chiusura dell’HORECA, degli agriturismi causa un danno enorme sia ai gestori e loro dipendenti sia per il sistema agroalimentare che produce la materia prima. Stanno calando le richieste dei formaggi e latticini, dei salumi, dell’olio di oliva, dei vini, dell’ortofrutta cioè di tutta la materia prima usata nelle cucine degli agriturismi, ristoranti, pizzerie e mense aziendali.

Il punto di non ritorno si avrà nel settore lattiero caseario dove al crollo dei consumi si aggiunge la difficile gestione dei surplus del latte fresco.

Per Confagricoltura Abruzzo occorre tener conto delle conseguenze economiche sulle aziende agricole e le nuove misure del governo devono rispettare gli impegni presi con le attività economiche messe in difficoltà dai blocchi.

La tenuta del nostro settore è in grave pericolo ed i produttori sono pronti a gesti eclatanti.

Questa complessa situazione richiede di intervenire adeguatamente per compensare le mancate vendite da parte dei produttori dell’agroalimentare agli operatori della filiera della ristorazione.

E’ quindi urgente prevedere:

  • Contributi a fondo perduto per gli operatori della filiera agroalimentare collegate al canale HoReCa ed erogati dall’Agenzia delle Entrate. Tali indennizzi devono essere svincolati dal requisito del calo di fatturato ed essere concessi a tutti gli operatori a prescindere dalla loro dimensione economica.
  • Un ulteriore esonero contributivo straordinario destinato agli operatori delle filiere colpite dal fermo delle attività. In questo caso si ritiene essenziale integrare tra i beneficiari anche la filiera dell’ortofrutta compresa la IV gamma e quella olivicolo-olearia nonché quella forestale e dell’arboricoltura da legno.
  • L’esonero straordinario di ogni pagamento di natura fiscale dovuto per il secondo semestre del 2020.
  • Il rinvio di tutti i pagamenti connessi ad ogni forma di indebitamento con banche, altri intermediari finanziari etc. Oltre il rinvio è necessario esonerare gli operatori interessati dal pagamento degli interessi dovuti sino al giorno dell’effettivo pagamento.
  • Un rilancio del fondo ristorazione che richiede ulteriori risorse al di là dei 600 milioni attualmente previsti ed anche una estensione dell’elenco dei prodotti ammessi in corso di definizione con il decreto attuativo e che devono ad esempio includere i prodotti della filiera dell’acquacoltura e della pesca.
  • Il rifinanziamento ed il rilancio dell’utilizzo dello strumento del pegno rotativo applicato a tutti i prodotti interessati.

In attesa di un vostro riscontro porgiamo cordiali saluti.

Fabrizio Lobene

Presidente

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