Convivio celanese dal sapore autunnale con l’Accademia Italiana della Cucina, Delegazione di Avezzano

CELANO – Un “Convivio d’Autunno” convincente, insolito e speciale, quello vissuto insieme con l’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Avezzano, la sera del 7 novembre, al ristorante, garbato con brio, “La Cittadella”, a Celano.

Dove la tradizione sembra regnare, ad un tratto ci si accorge di fermenti e contaminazioni sempre antichi ma d’altre terre, forse d’Africa, o d’America, con piccole divagazioni precolombiane.

Forse… E già, perché senza invadenza, ma con la manualità e l’esuberanza di chi ha una forte personalità, il creativo signor Simplicio, cuoco – proprietario (pure dalle insospettabili, ammalianti doti canore), ricorda che tutto si deve, nella sua cucina, alla propria straripante inventiva, unita ad un pizzico di piccante ironia.

Una serata fluentemente fluida, graziosamente coinvolgente, il cui fulcro è stato rappresentato dall’intermezzo musicale dei bravissimi Alberto Bianchi ed Ilenia Lucci (pianista e soprano), che hanno incantato i presenti con il loro “Autunno in musica”, elegante performance, delizia iniziale prima d’ogni portata… 360 gradi favolosi di cultura, buon cibo e simpatia.

Frizzante di “Bollicine di benvenuto”, il menù, schietto di tradizione e ritmi nuovi, ha incluso la soavità della vellutata di fave e pancetta (morbida e racchiusa in un sapido scrigno d’esperienza contadina, dalla piccantezza onnipresente, dalla corposità gradevole);

e poi un primo robusto, inno regale all’entroterra abruzzese: le Pappardelle al ragù di pecora, seguite da un secondo affabulatore: la Rosticciana marsicana alle spezie, ovvero stracotto di maiale dal fascino “arabo”, guizzante e succulento piatto inimitabile, perfettamente calato nel posto e nel momento, dal “corollario” semplice ed esemplare.

Chi c’era non dimenticherà, infatti, fucense e verace, il girotondo superbo di cavolo viola e patate al coppo.

E il dolce?

Chiusura ante caffè, vanitosa sorpresa profumata su un letto di cannella, con spiritose, aromatiche, sottili scorze d’arancia, a decorare e quasi contenere una immensità golosa: il meraviglioso semifreddo della casa.

Gli agili e sapienti vini (nunc est bibendum!) della Cantina del Fucino di Paterno, a nobiliare, al desco, le conversazioni e gli abbracci.

Il Delegato, Conte Franco Santellocco Gargano, pienamente coinvolto e soddisfatto, ha tenuto ad esprimere le più vive congratulazioni e ringraziamenti ai protagonisti della serata: Ilenia Lucci, Antonio Bianchi, Orietta Spera “comunicatrice dell’anno” ed accademica, ma anche Antonio Di Berardino (nel ruolo di Simposiarca accademico ) e, naturalmente, Irma e Simplicio Lumacone.

Sovrano, a sovrastare, l’entusiasmo di stare insieme… Sognando il prossimo appuntamento, in zona, agreste ed… “edibile”, con l’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Avezzano, prodiga di tanti personaggi che, della cultura marsicana, sono vanto.