Coronavirus. Marrelli (Cgil); “A rischio la salute dei Lavoratori”

Il Nucleo Industriale

Il Segretario provinciale della Cgil chiede la riduzione o la sospensione delle attività se necessario

L’AQUILA – Proteggere la salute dei lavoratori con la riduzione e finanche la sospensione delle attività il tempo necessario. Questa la richiesta chiara avanzata dal Segretario provinciale della Cgil L’Aquila, Francesco Marrelli, a tutte le aziende operanti nella provincia, al fine di evitare il propagarsi del virus similinfluenzale Covid19, o Coronavirus, fra i lavoratori.

Francesco Marrelli

Questa la nota inviata dal Segretario della Cgil L’Aquila: «Come è ormai noto, il governo ha assunto provvedimenti restrittivi per contenere il diffondersi del coronavirus, per questa ragione riteniamo indispensabile ribadire la necessità di proteggere le persone dal rischio contagio. È obbligo del datore di lavoro proteggere la salute dei lavoratori dall’esposizione al rischio COVID-19, assumendo tutte le iniziative, coerentemente con le disposizioni governative, affinché vi sia un vero e proprio contrasto al diffondersi del virus.

Consideriamo indispensabile adeguare la struttura organizzativa delle imprese alle indicazioni inserite nei DPCM affinché si possa considerare in sicurezza il lavoratore ed affinché si possa continuare l’attività produttiva. Se questo non dovesse accadere, ovvero se ad oggi non risulta possibile provvedere all’esclusione del rischio contagio nei luoghi di lavoro, riteniamo opportuno anche ridurre l’attività lavorativa, utilizzando lo strumento degli ammortizzatori sociali, con le relative coperture a concorrenza della piena retribuzione. Ciò che deve orientare le nostre azioni in questa fase di estrema difficoltà per il paese è il senso di responsabilità verso le persone e la comunità che siamo chiamati a proteggere.

Continueremo a monitorare la situazione delle singole realtà produttive tramite il lavoro che stanno svolgendo i rappresentanti sindacali e le singole categorie, segnalando tutte le criticità presenti agli organi preposti, chiedendo al contempo la riduzione o la sospensione delle attività dove non è possibile adeguare le strutture alle normative imposte dai provvedimenti assunti sin d’ora dal governo. Pertanto, la massima sicurezza nei luoghi di lavoro è l’imperativo da seguire e dove tale imperativo non è garantito, e sono tante ormai le segnalazioni che sono giunte da parte dei lavoratori, va sospesa l’attività produttiva. La salute dei lavoratori e delle loro famiglie viene prima di tutto e su questo non possiamo transigere».

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