Covid Avezzano. Panei e Paolini (Pd): «Di Pangrazio fa propaganda. L’ospedale è senza tamponi!»

La tenda davanti all'ospedale di Avezzano

AVEZZANO – «Siamo vicini alla scadenza dei primi 180 giorni di mandato e il Sindaco Di Pangrazio ancora non batte un colpo!». Prendono posizione la Consigliera comunale del PD Lorenza Panei e la segretaria cittadina Anna Paolini sull’immobilità del primo cittadino di Avezzano in tema sanitario.

«Il Sindaco passa più tempo a fare proclami che concrete iniziative per la Città, con l’evidente intento di gettare fumo negli occhi degli avezzanesi. Alcuni mesi fa si era messo a capo dell’assemblea dei sindaci marsicani, proponendo chissà quali iniziative di sfiducia dei vertici della ASL 1 per la tutela dell’ospedale e della sanità marsicana, salvo poi tornare repentinamente indietro sui suoi passi e subire tutte le decisioni regionali senza battere ciglio. Ha compromesso l’unità dei sindaci marsicani, giustamente decisi nel chiedere il commissariamento della Asl 1 per manifesta inefficienza dei vertici. Richiesta di commissariamento da noi sempre sostenuta e più volte ribadita in Consiglio comunale ma prontamente contrastata dal Sindaco per ragioni ancora non del tutto chiare.

Lorenza Panei
Anna Paolini

Poi si è dato alle passerelle in ospedale, accogliendo con enfasi macchinari per il processamento dei tamponi del tutto inadeguati al fabbisogno della popolazione marsicana. Ci giungono in queste ore notizie sconfortanti sui disagi nel processamento dei tamponi che stanno mettendo in pericolo pazienti e operatori. Siamo di fronte ad una situazione di emergenza e non riusciamo a processare più di un tampone ogni tre ore, con la conseguenza che per il Pronto soccorso o per i casi di patologie tempo dipendenti si è costretti a mandare a L’Aquila i tamponi.

Tutto questo nel silenzio assordante dell’Amministrazione comunale che preferisce pubblicizzare la costruzione del nuovo ospedale come se domani dovesse essere inaugurato, senza criticare le lungaggini burocratiche della Regione e tralasciando di dire che siamo appena entrati nella fase di progettazione dopo due anni da quando la precedente Giunta regionale del PD aveva lasciato risorse e procedure ben avviate. Ma nulla dice dell’assenza dell’atto aziendale che dovrebbe indicarci quale ruolo dare a questo nuovo ospedale, quali reparti, di quali professionalità dovrebbe dotarsi. Il tutto mentre reparti interi sono stati smantellati e chissà quando torneranno operativi con primariati da anni vacanti: situazione che sta distruggendo eccellenze come la chirurgia cardiovascolare.

Si attribuisce il merito di aver reperito 13 milioni di euro per opere di ammodernamento della Città, quando si tratta di provvedimenti messi in atto dalle precedenti amministrazioni e ereditati dalla Regione a guida Partito democratico. E intanto Avezzano è sempre più preda della crisi pandemica, e della conseguente crisi economica, e i suoi cittadini devono fare tutti i giorni i conti con il degrado strutturale, sociale e ambientale».

C’è da ricordare che una attività in tema di sanità, in effetti, il Sindaco Di Pangrazio II e il suo staff l’hanno fatta nelle scorse settimane, cercare di smentire, piuttosto goffamente, che il macchinario Panther per processare i tampini, quello che dalla Marsica s è fermato a L’Aquila, in realtà non fosse così decisivo. I fatti hanno detto il contrario. Ma torniamo alla… pubblicità!

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