Covid e Sanità Abruzzo. Feroce botta e risposta fra centrodestra e Mariani che vuole le dimissioni della Verì
L’AQUILA – Botta e risposta feroce e per direttissima fra Guerino Testa, capogruppo in regione di Fratelli d’Italia, l’Assessora regionale alla salute Nicoletta Verì, e il Consigliere regionale di “Abruzzo in Comune”, Sandro Mariani.
Quest’ultimo, ieri, partendo da un caso che riguardava due cittadini teramani, ha accusato la Verì e il centrodestra di confusione e caos nella gestione dell’emergenza Covid, segnalando, peraltro, come il Covid Hospital di Pescara, non fosse per tutti gli abruzzesi, ma solo per i pescaresi, giacché fatto con i soldi di tutti.
«Il consigliere Sandro Mariani conferma di fare ancora confusione ed evidenzia una grossa contraddizione in merito alle sue posizioni sull’ospedale Covid di Pescara. All’interno del suo partito, e lui per primo, – gli ha replicato oggi Guerino Testa, capogruppo in Consiglio regionale di Fd’I – hanno fatto a gara per dimostrare l’inutilità della struttura, mentre oggi con le sue affermazioni ne riconosce implicitamente la validità, addirittura denunciando la necessità di posti a servizio della collettività teramana. Il suo disordine di idee – prosegue Testa – emerge, altresì, quando erroneamente mescola la questione della capacità ricettiva del covid hospital con quella del personale sanitario, problematica quest’ultima comune a tutte le Asl abruzzesi ed italiane. Nel confermare che non vi è evidenza alcuna circa la mancata accettazione di pazienti da parte dell’ospedale covid di Pescara, per fare definitivamente chiarezza al collega Mariani torno a ribadire che è possibile procedere con il ricovero quando sussistono specifiche competenze mediche e paramediche in grado di assistere i pazienti. Il presidente Marsilio è stato delegato, dal commissario straordinario Arcuri, come commissario delegato per l’Abruzzo per la realizzazione di interventi di ristrutturazione sanitaria. Si tratta di opere, volte all’aumento dei posti letto, che riguardano tutte le Asl della regione, compresa quella di Teramo. E preciso – per maggiore tranquillità del consigliere Mariani – che l’intervento previsto nell’ospedale della Val Vibrata è già stato realizzato (ristrutturazione Ps) , così come per l’ospedale Mazzini di Teramo, che in data 20 ottobre, termine indicato nel cronoprogramma dal presidente Marsilio al Ministero della Salute, ha visto l’effettuazione dei collaudi per ben tre interventi che hanno dato luogo all’implementazione di 18 posti letto per terapia intensiva. Per quella sub intensiva, si avranno 21 posti aggiuntivi all’esito di un ulteriore intervento, da concludersi entro febbraio. Infine, la rete covid prevede altre tre operazioni: nell’ospedale Mazzini, nell’ ospedale San Liberatore (Atri) e nella struttura ospedaliera Maria Santissima dello Splendore (Giulianova), per i quali sono presenti progetti realizzati in fase esecutiva e nella giornata di ieri».
A Testa si è aggiunta l’assessora Verì che ha risposto al complesso degli attacchi portatile dall’opposizione: «Mi auguravo che la seconda ondata della pandemia non trascinasse con sé anche la seconda ondata di polemiche sugli stessi argomenti. Polemiche infondate e montate evidentemente ad arte, che però rischiano di generare panico tra i cittadini in un momento già difficile per chiunque. Sulla situazione delle terapie intensive – sottolinea – sono state fornite ampie spiegazioni e rassicurazioni e trovo inaccettabile che esponenti di un partito che sta al Governo nazionale, facciano finta di non sapere che il Presidente Marsilio è stato incaricato dal Commissario Arcuri solo poche settimane fa per l’attuazione del potenziamento della rete ospedaliera, nonostante la Regione avesse inviato il proprio atto programmatorio già nel mese di luglio. La verità è che attaccano l’amministrazione regionale per coprire i ritardi dei loro rappresentanti a Roma, che noi invece siamo riusciti in parte a superare grazie alle nostre iniziative poste in essere. Prima della pandemia, in Abruzzo erano attivi complessivamente 123 posti letto di terapia intensiva (di cui 17 nelle case di cura private e 12 riservati alla terapia ematologica dell’ospedale di Pescara). Nel piano di potenziamento della rete ospedaliera Covid 19 (presentato dalla Regione il 15 giugno e integrato il 27 luglio), è stato previsto il raddoppio di questi posti letto, di cui il 50 per cento (pari a 66) da realizzare immediatamente. Nell’attesa dell’autorizzazione del Governo, arrivata solo il 9 ottobre, la Regione si è nel frattempo attivata per accelerarne l’istituzione, attivandone, ad oggi, già 28. Gli altri saranno pronti non appena concluse le procedure burocratiche, attualmente in corso. Nel frattempo conclude la Verì – , però, in caso di necessità le strutture sanitarie sono in grado di allestire posti aggiuntivi provvisori dove occorrono, per far fronte alle esigenze contingenti».
Non si scoraggia Mariani che, al contrario, contrattacca e chiede apertamente le dimissioni della Verì, a suo parere non in grado di ricoprire il suo ruolo: «È incredibile come, quando si parla di emergenza sanitaria, malagestione della pandemia e problemi ospedalieri, l’Assessore Verì sembra sempre cadere dalle nuvole, manco fosse una che passa lì per caso. Peccato che lei sia l’Assessore delegato e quindi la principale colpevole dello sfacelo in cui versa la sanità abruzzese. Per questo motivo, invece di accusare le opposizioni di denunciare la cattiva gestione dell’emergenza, dovrebbe solo dimettersi, lasciando ad altri questo delicato ruolo in un momento di così grande affanno per l’Abruzzo ha detto Marinai in Consiglio Regionale – . Visto che ha così tanta voglia di smentire alcuni esponenti del centrosinistra, la invito nuovamente a venire in V Commissione Sanità e a dirci, di persona, come stanno realmente le cose anche perché, ad oggi, non c’è chiarezza sulla comunicazione dei contagiati giornalieri e dei ricoverati e questo crea grande preoccupazione tra la popolazione! Sono passati ben tredici giorni da quando ho chiesto alla Commissione di convocarla, assieme al Presidente Marsilio e al responsabile della sanità abruzzese D’Amario, per conoscere a che punto si trova il potenziamento della rete ospedaliera locale e regionale e su quali e quante risorse reali, economiche e ospedaliere, possono contare i teramani, ma la mia richiesta, chi sa perché, ancora non viene calendarizzata nei lavori della Commissione! – sottolinea Mariani – . Assessore Verì lei però su una cosa ha ragione: la gestione dell’emergenza è una cosa seria…smettetela quindi di andare scappando dai problemi e lavorate seriamente per risolverli!. In merito poi allo sproloquio del Capogruppo di FdI Guerino Testa, che mi risponde cambiando il senso del mio ragionamento, vorrei rispondergli che non ero d’accordo a concentrare tutti i posti letto Covid a Pescara! Però dal momento in cui la sua maggioranza ha adottato questa decisione, credo sia una follia che ci siano regole che definiscano un tetto massimo di posti per Asl! Le dissertazioni sull’appropriatezza dei ricoveri lasciano poi il tempo che trovano e ritengo vadano lasciate non alla politica, ma al personale medico impegnato sul campo, tutti i ricoveri infatti sono tali se appropriati! – conclude il Capogruppo di “Abruzzo in Comune – . Piuttosto, invece di sentire Testa snocciolare dati sugli interventi in corso nei vari presidi teramani, ribadisco che sarebbe più interessante, e logico, sentire riferire nei luoghi deputati, ossia le Commissioni Consiliari, il Presidente Marsilio e l’Assessore Verì invece di ascoltare la difesa d’ufficio di novelli “azzeccagarbugli” che rispondono al loro posto! Il tutto, ovviamente, nel silenzio ignavo dei consiglieri e assessore regionali della provincia di Teramo».