Cracking Art all’Aia dei Musei

AVEZZANO – Un’aia, cioè un’area antica e carica di percezioni che evocano vite d’altri tempi, accoglie da venerdì 9 di luglio a domenica 3 ottobre quanto di più contemporaneo si possa immaginare.

Sculture multicolori e dalle dimensioni XXL verranno posizionate nello spazio espositivo dell’Aia dei Musei in Via Nuova 33 ad Avezzano.

Con il patrocinio del Comune di Avezzano, la mostra Cracking Art. Sculture a colori – curata dal collettivo Cracking Art  – è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed è realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia, in collaborazione con l’Aia dei Musei.

La mostra accoglie dunque opere assai particolari, frutto del lavoro dei Crackers, così si nominano gli artisti che fanno parte del collettivo artistico; eseguite secondo diverse dimensioni, le produzioni sono in plastica riciclata e coloratissime. La dimensione artistica si coniuga così con quella etica: un materiale usatissimo ma altamente inquinante, viene invece riusato dietro spinte creative, tornando a nuova vita come elemento decorativo.

Gli animali rappresentati, benché inanimati, molti dei quali caratteristici anche del nostro territorio, irrompono negli spazi espositivi sia quelli ortodossi sia quelli, per così dire, da diporto, portando con loro un messaggio ecologico, estetico e sociale insieme che sollecita, se mai ce ne fosse bisogno, la ri-costruzione di un innovativo rapporto con la natura.  Accesso gratuito per favorire una fruibilità aperta a tutti che stimoli, ponendo attenzione alle diverse rappresentazioni,  sia la riflessione personale sia quella collettiva verso temi e problematiche quanto ami attuali  e sociali, come quello della salvaguardia dell’ambiente.

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Nato nel 1993, il Collettivo Cracking Art si è posto da sempre l’obiettivo di cambiare radicalmente la storia dell’arte profondendo un alto impegno di tipo sociale e ambientale; l’uso del materiale plastico rinforza e mette in evidenza il rapporto tra la vita naturale e la realtà artificiale.

Il nome del collettivo non è casuale; to crack, in inglese, è parola onomatopeica che significa spezzare, rompere e il cracking catalitico è il processo attraverso il quale il petrolio viene trasformato in plastica; da qui il nome del gruppo che mette l’accento sul processo attraverso il quale il naturale si trasforma in artificiale, l’organico in sintetico; è questo il processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte.

Informazioni presso:

info@aiadeimusei.it
T. +39  0863 1809821
M. +39 348 3520447 | 329 5454919
Siti
www.fondazioneterzopilatrointernazionale.it
www.aiadeimusei.it
www.arthemisia.it

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