“Creo futuro” interazione reale/virtuale per bambini e giovani

Il presidente del Co.Re.Com (Comitato Regionale per le Comunicazione) Giuseppe La Rana, ha presentato in un apposito evento, la piattaforma “Creo futuro”.

La data del 21 novembre non è stata scelta a caso; infatti, è la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza tant’è che oltre a La Rana erano presenti il Difensore civico regionale, Giandomenico Morra, il consigliere regionale Guerino Testa, il Garante dei detenuti Gianmarco Cifaldi e la Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Abruzzo M. Concetta Falivene.

La piattaforma “Creo futuro” è uno spazio virtuale che, rimandando a quello reale, è dedicato alla crescita dei più giovani attraverso il meccanismo dell’interattività, cioè i temi che verranno affrontati saranno suggeriti dagli stessi ragazzi che potranno così proporre contenuti, attività e progetti.

 Il sito che accoglie la piattaforma è www.creofuturo.it; è stata la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo, M. Concetta Falivene, ad idearlo supportata dalla Presidenza del Consiglio regionale e da altri soggetti istituzionali e dell’associazionismo.

La Falivene ha spiegato che “il programma si concentra su sport, benessere e salute, educazione, famiglia, inclusione, partecipazione, protezione e altri temi e ricomprende spazi interattivi ben definiti e organizzati, divisi per età, alcuni dei quali prevedono la presenza dei genitori che potranno, insieme con i bambini, scrivere fiabe da convertire poi in film; l’ambientazione potrebbe essere in Abruzzo con sponsor imprenditoriali. Un altro progetto riguarda la presenza dei cani in corsia dove visiteranno quei bambini che, per particolari situazioni patologiche, devono restare lunghi periodi in ricovero. E poi ancora creazione di un’area cinema per bambini e ragazzi, la messa in collegamento del mondo della scuola con case, famiglie e carcere minorile con registi e attori puntando all’obiettivo di dotare i ragazzi di un ulteriore strumento per comprendere ciò che si trovano a vivere, nella vita reale come sul cellulare”.

Il progetto della piattaforma “Creo futuro” è unico in Italia e quindi, anche le personalità politiche si sentono investite in prima persona nel successo dell’iniziativa.

Così, nel corso della presentazione il presidente del Co.re.com – La Rana – ha posto al centro del suo intervento il ruolo nodale del Comitato nella comunicazione considerando “l’uso e l’abuso che i giovani fanno della comunicazione stessa”, manifestando vero entusiasmo verso  le fiabe e l’uso diverso che se ne farà. Giandomenico Morra, dal canto suo, ha sostenuto la piena disponibilità ad affiancare il progetto e l’impegno trasversale “che coinvolge professionalità e umanità farà raggiungere buoni risultati per  garantire l’infanzia, l’adolescenza e le categorie in sofferenza”.

Sulle stesse corde anche Guerino Testa che ha riconosciuto, nel progetto, “il rafforzarsi del rapporto genitori/figli utile per tutti ma soprattutto per quelle famiglie in cui sono presenti ragazzi diversabili e che, da un giorno all’altro, si sono trovate isolate e sole a fronteggiare situazioni di vita difficili. Metto in evidenza ancora – ha proseguito – l’innovazione introdotta dalla tecnologia e dalla comunicazione digitale che consente oggi, di andare al di là di schemi e modalità di intervento tradizionali”.

Cifaldi, in qualità di Garante dei detenuti, ha messo in evidenza “la sinergia che sta dietro al progetto e che, se da un lato ha riguardato la rappresentazione delle problematiche all’interno delle carceri, dall’altra affronta e si pone al servizio della presenza – presso l’istituto di Teramo – di mamme detenute con minori di 3 anni
(n.d.r. che soggiornano con le madri presso gli istituti di pena) per rivolgere attenzioni e cure verso bambini che sono comunque esposti a grandi rischi”
.

Accogliamo con grande interesse il progetto della piattaforma “Crea futuro”; ci colpisce l’attenzione posta verso i più piccoli, verso gli adolescenti – fragili nel loro cercare e cercarsi – e soprattutto verso quella categoria di adulti – i detenuti – che per le avverse vicende della vita si trovano lontani dalle loro famiglie e dai figli; analogamente ci colpisce l’attenzione rivolta al territorio e alle sue bellezze naturali e paesaggistiche scelte per ambientare i film e attendiamo di poter scrivere ancora sullo svolgersi del progetto e delle sue attività che, come detto, sono diverse e diversificate e in quanto tali, incontreranno sicuramente i favori della giovane utenza.

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